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Eni, utile record di 8,8 miliardi

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Risultato in crescita del 24,5%. Dividendo ai soci di 1,10 euro per azione

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Queste le cifre approvate ieri dall'assemblea degli azionisti dell'Eni, oltre a un piano di riacquisto di azioni proprie fino a 7,4 miliardi. Numeri che il ministero dell'Economia e la CDP hanno salutato con «viva soddisfazione», sottolineando il progresso rispetto agli anni passati, già di per sè andati molto bene. Ma è soprattutto sull'espansione all'estero, in particolare le prove di accordo con il gigante dell'energia russo Gazprom, che l'amministratore delegato dell'Eni Paolo Scaroni ha fatto ieri il punto con gli azionisti. L'accesso all'upstream nel mercato russo, definito da Scaroni un «sancta sanctorum», è da tempo un'ambizione dell'Eni e, visto che anche Gazprom intende entrare nella distribuzione del gas in Europa, vanno avanti le prove di accordo. «Non abbiamo fretta, abbiamo regolari contatti e crediamo si possa raggiungere una qualche intesa», ha spiegato Scaroni. Ma i numerosi contatti avuti finora non sembrano aver ancora portato a qualcosa di definitivo: «Non è che sia una cosa facile, non siamo i soli - ha sottolineato - ma certamente è questa la nostra strategia». Di certo c'è che il management dell'Eni è alla ricerca di una maggiore crescita tutta orientata all'estero. E, in proposito, Scaroni è tornato sull'ipotesi di una fusione con Enel, ribadendo di essere contrario. «La considero molto poco suggestiva, non se ne è parlato in consiglio e credo non se ne parlerà nei consigli futuri», ha detto, perchè «questa fusione creerebbe un oggetto strano che il mercato non capirebbe». Un no deciso, dunque, alla creazione di campioni nazionali E sul fronte della distribuzione del gas, dopo l'allarme lanciato dal ministro per lo sviluppo Economico Pierluigi Bersani sull'emergenza gas, Scaroni ha avuto parole di moderato ottimismo. Per fronteggiare il prossimo inverno - ha spiegato - di concerto con il ministero dello Sviluppo economico, l'Eni «sta preparando un piano di battaglia con una serie di azioni, compreso un modo diverso di fare i contratti per la generazione elettrica», e conta «di arrivare a inizio stagione con gli stoccaggi pieni».

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