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di GIULIO STRADA ORGANIZZAZIONE interna, comunicazione e ricerca scientifica.

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Su cosa bisognerà puntare nel futuro? «Forse si dovrà fare di più nell'ambito della ricerca». La «sua» Aiop cosa ha fatto in questo senso? Abbiamo creato organismi scientifici interni al sistema privato (le Società scientifiche dei nostri chirurghi, ortopedici, oculisti, cardiologi, direttori sanitari) e favorito interscambi professionali con università e ospedali». Cosa chiede al nuovo Governo? «Più attenzione. Nell'ultima tornata elettorale (a differenza di altre, per esempio le regionali dell'anno scorso), non si è parlato dei problemi che riguardano la sanità in generale e il sistema sanitario privato, in particolare, dove operano 150 mila addetti, 100 mila solo in ambito Aiop, e dove le tariffe sono ferme al 1997. Un disinteresse non solo verso di noi ma anche verso i nostri collaboratori e verso quelle centinaia di migliaia di pazienti che si rivolgono ogni anno per libera scelta alle Case di Cura». E sul fronte del mancatro rinnovo contrattuale? «Il mancato rinnovo contrattuale ha alterato il rapporto con i Sindacati, ma mi auguro che la vicenda possa concludersi rapidamente. Dipende dalla insensibilità delle Regioni che trovano la «copertura» per i dipendenti pubblici e si rifiutano di farlo per i dipendenti privati anche se entrambi lavorano per il SSN. La legge prevedeva l'adeguamento triennale delle tariffe. Ciò non avviene da 10 anni lasciando l'intero settore in una situazione di stallo e di crisi». Nei sei anni alla guida dell'associazione è riuscito a realizzare il principio della "crescita etica" dell'ospedalità privata? «Partivo dal presupposto che fosse importante darci delle regole a prescindere da quelle necessarie all'accreditamento. Per questo nel nuovo Statuto dell'Aiop abbiamo inserito tra i compiti dell'Associazione anche quello di favorire il diritto dei pazienti di fruire di prestazioni sanitarie efficienti e qualificate. Inoltre mi sono attivato per dare a tutte le strutture dell'Aiop un "codice comportamentale" che segnasse uno spartiacque tra i nostri associati e gli altri. L'Aiop è stata tra le prime associazioni di categoria a vedersi approvato dal Ministero di Giustizia il suo "modello organizzativo e gestionale" ai sensi del D. Lgs 8 giugno 2001 n. 231».

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