Confindustria presenta il conto a Prodi

Attento a non scontentare gli imprenditori e facendo pressione affinché le piccole e medie imprese escano dall'assemblea nazionale in programma per oggi a Roma soddisfatte. Il presidente di Confindustria dovrà anzitutto strappare a Prodi qualche certezza sul taglio dell'Irap, dopo essere riuscito a far mettere l'argomento al centro della campagna elettorale del centrosinistra insieme alla riduzione del cuneo fiscale e contributivo. E non sarà facile, se si considera che quell'imposta regionale sulle attività produttive fu introdotta proprio dall'attuale vice ministro dell'Economia, Vincenzo Visco. Una situazione delicata per Montezemolo, che se da una parte si troverà a fare i conti con un Governo che gli è «amico», dall'altra dovrà dare fiato alle trombe dei «suoi» e far ingoiare una pillola amara al nuovo Esecutivo, a corto di risorse per finanziare gli sgravi fiscali. Intanto, ieri davanti all'affollata assise degli imprenditori riunita in forma privata, Montezemolo ha sottolineato come l'atteggiamento di Confindustria dopo le elezioni politiche «non cambia affatto» e che «le richieste al nuovo Esecutivo saranno quelle invocate oramai da due anni»: interventi decisi per risanare i conti pubblici e, di pari passo, creare sviluppo togliendo i vincoli alla crescita delle imprese. Nel suo discorso il presidente avrebbe sottolineato che «le priorità per Confindustria non sono cambiate, a partire dalla riduzione del cuneo fiscale e contributivo che dovrà andare in larga parte a favore delle imprese che hanno la necessità di tornare a investire per essere sempre più competitive. Se è vero che negli ultimi tempi qualcosa si è mosso e che il Pil cresce di qualche decimale in più, è vero anche che questo non basta assolutamente». Non sarebbero mancati neppure gli slogan che da sempre lo contraddistinguono: e l'ora di «rimboccarsi le maniche» e di «fare più squadra». Sarebbe proprio quest'ultimo concetto a non trovare piena adesione da parte degli attori politici e sociali, e «il clima difficile in cui si è svolta la recente campagna elettorale non aiuta». Sarà proprio questo l'appello che Montezemolo rivolgerà non solo al nuovo Governo ma anche all'opposizione, ai sindacati e a tutte le altre forze sociali. Per il leader di Confindustria i temi più delicati e urgenti da affrontare con le organizzazioni sindacali sono quelli della flessibilità e della produttività su cui - ha detto - si dovrà ragionare approfonditamente. Intanto, sempre ieri la giunta di Viale dell'Astronomia è stata chiamata a ratificare le tre new entry nel direttivo per il biennio 2006-2008: l'amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, quello dell'Eni Paolo Scaroni e il presidente degli industriali di Bergamo Alberto Barcella. Eletto anche il patron della Tod's, Diego Della Valle che però «ha ritenuto di non accettare di far parte del direttivo».