di GIULIO STRADA UNICREDIT punta a rafforzarsi ancora in Germania.
«Vogliamo crescere innanzitutto in maniera organica e anche valutare molto seriamente nuove opportunità di crescita esterna attraverso Hvb», ha sottolineato Profumo. Sotto i riflettori di Hvb, la Berliner Bank e le quasi cento filiali di Norisbank, ex controllata della stessa Hvb passata alla cooperativa Dz Bank. «Guardiamo a tutte le opportunità interessanti ci possono essere in Germania per una crescita esterna», gli ha fatto eco il responsabile del consiglio di amministrazione Wolfgang Sprissler. «Stiamo valutando molto seriamente Berliner Bank», è stato il suo unico esempio. Il portavoce del «Vorstand» non ha poi confermato le voci in base alle quali Hvb sarebbe già rimasta fuori dalla partita. «Siamo giunti al secondo giro di offerte - ha detto Sprissler - Siamo nella fase di due diligence». L'interesse, in quel caso, potrebbe comunque venir spostato più a monte, alla controllante Bankgesellschaft Berlin. «Guardiamo tutte le possibilità interessanti», ha detto. Ciò che conta, comunque, è che «grazie a Unicredit ora abbiamo la forza patrimoniale per fare acquisizioni. Siamo nelle condizioni di passare da un atteggiamento difensivo a uno offensivo». Le occasioni più interessanti, è emerso poi, saranno quelle che andranno ad integrarsi con la già buona presenza del gruppo nell'area bavarese e nel nord della Germania. Dopo i risultati di Hvb «decisamente migliori del previsto», Profumo ha ribadito l'ottimismo sugli obiettivi del gruppo, ricordando che il target di un utile per azione a 56 centesimi di euro nel 2007 «aveva sollevato un certo scetticismo sul mercato, e ora è più visibile». Buone le prospettive di redditività anche per Hvb. L'istituto, ha spiegato Sprissler, punta a fine anno a «un significativo miglioramento», sia del ritorno del capitale (Roe, al 10% nel 2005), che dei valori patrimoniali espressi dal «core capital ratio» (al 6,8% lo scorso anno). «HypoVereinsbank e Unicredit hanno grandi piani - ha detto Profumo - Siamo solo all'inizio del nostro percorso comune, ma stiamo lavorando ad alcuni obiettivi chiaramente definiti e ambiziosi. Vogliamo diventare la banca leader in Europa per soddisfazione dei clienti e redditività - ha aggiunto l'amministratore delegato -. HypoVereinsbank era ed è il nostro partner ideale». Oltre ai risultati per il 2005, alla distribuzione dell'utile agli azionisti e al rinnovo per 18 mesi delle deleghe al buy back al consiglio di amministrazione, l'assemblea ha confermato a larga maggioranza le nuove nomine nel consiglio di sorveglianza già decise a novembre sulla scia della fusione con Unicredit con l'ingresso tra gli altri nell'organismo anche di Carlo Salvatori, già presidente Unicredit, confermando Profumo alla presidenza di tale «Aufsichtsrat». Nel corso dell'assemblea un gruppo di Ong ambientaliste ha sollevato perplessità sul ruolo di co-finanziatore di Hvb alla costruzione della centrale di Belina in Bulgaria segnalando che l'istituto dichiara nel proprio bilancio sociale di voler muoversi «in armonia con gli standard ecologici e sociali». «Non è stata presa nessuna decisione definitiva sul progetto - ha risposto Sprissler -. Non appena avremo più informazioni, avremo modo di fare i necessari controlli diretti sull'impatto ambientale dell'impianto per poter decidere».