Alitalia, Roma prende la rivincita su Milano
Dopo circa dieci anni dal declassamento dell'Aeroporto di Fiumicino, la compagnia di bandiera lascia l'hub di Milano Malpensa e punta sulla Capitale con l'operazione «Summer 2007». Insomma la Capitale si prende la rivincita su Milano dopo il trasferimento nel passato di buona parte dell'operatività sullo scalo lombardo. La crescita economica della città e soprattutto una crescita turistica che nel 2004 ha segnato un incremento del 6,5 per cento, contro una perdita del 6 per cento a livello nazionale, hanno sciolto ogni dubbio a via della Magliana sull'opportunità di aumentare gli investimenti su Roma. Così, a partire da marzo 2007, Alitalia assicurerà l'incremento dei collegamenti aerei a medio e lungo raggio, nuove destinazioni intercontinentali e l'avvio del servizio su nuove destinazioni a medio raggio che porteranno a un incremento annuo stimato di 3,5-4 milioni di passeggeri. Ma questa è solo una parte dell'accordo siglato ieri dal sindaco di Roma Walter Veltroni, insieme al presidente e amministratore delegato di Alitalia, Giancarlo Cimoli, l'amministratore delegato e il presidente di Aeroporti di Roma, rispettivamente Maurizio Basile ed Ernesto Stajano, il direttore generale Enac, Silvano Manera, il presidente della Camera di Commercio di Roma, Andrea Mondello e il presidente di Federalberghi Roma, Giuseppe Roscioli. Premessa fondamentale per rafforzare l'hub di Fiumicino, è che ci sia una struttura adeguata all'incremento del traffico, a tal fine la società Areoporti di Roma è pronta ad investire circa cento milioni di euro per la realizzazione del Molo C. Una scelta, quella di investire sullo scalo romano, dovuta non solo alla realtà economica di una città che continua a crescere «ma anche ad una concorrenza che da una parte ha visto in soli due anni le compagnie Low Cost coprire il 70 per cento delle rotte - ha spiegato Cimoli - e dall'altra l'arrivo dell'alta velocità. Il trasporto aereo ha sofferto moto in questi anni anche con ripercussioni per i viaggiatori e con questa firma puntiamo ad una inversione di tendenza grazie a una politica integrata di settore Con Malpensa - rassicura Cimoli - c'è un falso dualismo da anni, l'Italia sta perdendo colpi sul mercato internazionale ma abbiamo tutte le possibilità per poter recuperare». Per quanto riguarda gli investimenti da parte di Alitalia, il prestito ponte è stato restituito senza intaccare il miliardo di euro avuto dal mercato, che verrà quindi investito per lo svilippo dell'azienda. «Il protocollo che viene firmato oggi - ha commentato il sindaco di Roma, Walter Veltroni - è il primo passo di un progetto di ampio respiro per lo sviluppo e la crescita delle infrastrutture aeroportuali e di Alitalia».