ENI L'ad Scaroni: «Nessuna fretta
Ieri l'ad del Cane a sei zampe ha ribadito che non c'è nessuna fretta di arrivare a un accordo anche perché il primo contratto di importazione (da 25 miliardi di metri cubi) scade nel 2017. Il problema però è il desiderio di Gazprom di «integrarsi a valle» arrivando a staccare bollette al consumatore. «Noi siamo in condizioni di soddisfare questo desiderio, ma vogliamo qualcosa in cambio», cioè l' accesso alle risorse russe di idrocarburi.