Fiat, alleato francese anche per l'auto
La partnership Sevel-Psa infatti, è risultata solida e vantaggiosa per la casa torinese tanto che, come confermato dall'amministratore delegato Sergio Marchionne, potrebbe essere estesa anche al core-business dell'auto. Mentre nello stabilimento abruzzese «Sevel» di Atessa/Val di Sangro veniva anche annunciato un «nuovo importante momento» della partnership tra Fiat e Psa in fatto di furgoni (il lancio del nuovo Ducato) e di produzione di cambi, a Milano il titolo del Lingotto impennava del 2,7% per poi chiudere ad un prezzo di riferimento di 11,63 euro, con un guadagno dell'1,41%. Marchionne ha ricordato i risultati ottenuti nel 2005 con 339 mila vetture vendute nel mondo, con quote di penetrazione che vanno, dal 10,4% per il mercato europeo fino al 40,4% per quello nostrano. Un trend ancora tutto in ascesa, con 9.000 veicoli commerciali in più venduti nel 2006 rispetto lo stesso periodo dello scorso anno. Dati favorevoli che rappresentano uno scenario incoraggiante per il Gruppo e fungono da stimolo per le scelte politiche condotte sulla linea delle joint-venture paritetiche. È il caso appunto dell'accordo siglato, ormai quasi trent'anni fa, tra Fiat e Psa, con la costituzione di Sevel, che ha fatto della produzione di veicoli commerciali leggeri, il proprio segmento produttivo. L'accordo di partneriato industriale tra la società del Lingotto ed i cugini francesi, visti i risultati ottenuti dal 2002, è stato prolungato fino al 2017 e non mancano margini di manovra per nuovi ulteriori progetti produttivi. Durata della sinergia, ampiezza della piattaforma produttiva offerta e coerenza nella realizzazione dei progetti, sono questi i punti di forza che, secondo le dichiarazioni di Jean-Martin Folz, numero uno di Psa Peugeot-Citroen, hanno consentito il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Per quanto riguarda il piano degli investimenti, Sevel ha impegnato capitali per 1,1 miliardi di euro per la produzione della nuova serie di veicoli commerciali denominata X250 e si appresta a dar seguito ad un accordo siglato lo scarso anno, per la messa in cantiere di un minicargo che sarà costruito in Turchia.