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Il mercato europeo nel mirino del Gruppo di Ponzano Veneto

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E assicura di essere in grado di avere le risorse finanziarie necessarie senza ricorrere a fondi provenienti dall'incasso che avrà l'azionista Edizione Holding del dividendo straordinario di Autostrade. A tracciare le linee guida per il 2006 è stato il presidente Luciano Benetton a margine dell'assemblea dei soci che ha approvato il bilancio 2005. Secondo Benetton «il 2006 sta andando bene grazie anche alle operazioni fatte che hanno capovolto il tema del prodotto». Per il gruppo comunque non è prevista una grande operazione di alleanza con un partner internazionale, sul modello di quella fatta da Autostrade, perchè il marchio è già presente e ormai affermato su tutti i principali mercati esteri. In particolare la crescita porterà il Gruppo a raggiungere il risultato di realizzare oltre il 50% dei ricavi all'estero. Per quanto riguarda la politica di delocalizzazione della produzione, Luciano Benetton ha spiegato che procede in anticipo rispetto alle previsioni. «Non è più possibile produrre in Italia» ha aggiunto «ma non vogliamo spostare la produzione in Asia perchè vogliamo garantire la qualità del prodotto». In particolare i poli produttivi principali rimarranno tre: Tunisia, Ungheria e Romania. Mentre la produzione in India verrà limitata al mercato locale mentre in Cina si limiterà alla produzione di accessori. «In questo modo - ha spiegato l'amministratore delegato Silvano Cassano - ci tuteleremo dall'affetto cambio e dalle quote stabilite dalla Commissione Europea». In ogni caso rispetto agli altri competitori del settore, il gruppo di Ponzano Veneto proseguirà nella sua strada «senza volere assomigliare a nessuno». Nei due paesi a maggior sviluppo (India e Cina) Benetton conta comunque di aumentare la rete di punti vendita e le vendite. Alla crescita dei ricavi 2006, hanno assicurato i vertici, si assocerà anche un aumento della redditività.

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