Capitalia trova alleati in Francia
Ieri, infatti, il gruppo assicurativo francese Cnp, che l'anno scorso ha preso il 57,5% di Fineco Vita, ha fatto sapere di essere pronta a difendere l'indipendenza di Capitalia diventandone azionista. La dichiarazione è arrivata dall'ad della società francese, Gilles Benoist, in un intervista al quotidiano Les Echos. «Visto il nostro rapporto molto forte con il management, potremmo manifestare concretamente il nostro appoggio alla sua indipendenza e, all'occorrenza, diventarne azionisti» ha detto Benoist sottolineando che «tenuto conto del nostro modo di procedere, si tratta di un segnale forte». Il numero uno di Cnp, gruppo detenuto dalla Caisse des Depots, dalle Caisses d'Epargne e da La Poste, ha precisato che il ticket di ingresso nel capitale di Capitalia sarebbe «più simbolico che finanziario». Il quotidiano sottolinea come la presa di posizione di Cnp vada a sostegno dell'ad di Capitalia, Matteo Arpe, che, ricorda, «è all'origine dell'acquisto del 2,02% di Banca Intesa, una manovra destinata a scoraggiare un'eventuale operazione ostile da parte del numero uno italiano». «Il gesto di Cnp non è anodino, in quanto Cesare Geronzi, il presidente della banca, è piuttosto favorevole a un avvicinamento», commenta il giornale. Secondo il quotidiano il gruppo potrebbe «facilmente giustificare l'investimento come un prolungamento logico dell'accordo del febbraio 2005» che le ha permesso di prendere il controllo di Fineco Vita, filiale assicurativa della banca romana ora ribattezzata Cnp Capitalia Vita. Il gruppo assicurativo ritiene »molto importante« questo investimento che gli ha permesso di moltiplicare per 4 al 12,8% il suo fatturato all'estero.La Cnp ex azionista dell'Ina con una quota del 2,5%, è dal 1991 il numero uno in Francia nell'assicurazione delle persone (pensione, risparmio e rischio-previdenza), con 14 milioni di assicurati. Creata nel 1959 dalla fusione della Caisse nationale d'assurances per i sinistri e la Caisse nationale d'assurances sulla vita, il gruppo è detenuto al 37% dalla Caisse des Depots et Consignations (CDC), considerato il braccio finanziario dello stato, e al 36% dalla Sopassure, società controllata al 49,1% dal gruppo bancario mutualistica Caisse d'Epargne, alleato di San Paolo Imi, e al 50,1% dalla Poste.