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Telecom Italia, conti sprint nel trimestre

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Il gruppo ha registrato utili a quota 744 milioni (+13,4%) e ricavi per 7,48 miliardi (+6,5%)

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L'utile netto tocca quota 744 milioni con un aumento del 13,4%. Mentre i ricavi, a 7.482 milioni di euro, segnano un +6,5%. I dati, esaminati e approvati ieri dal Cda presieduto da Marco Tronchetti Provera, hanno messo in luce anche una riduzione dell'indebitamento nei primi tre mesi dell'anno rispetto allo stesso periodo del 2005. I debiti sono, infatti, scesi da 39,85 miliardi a 39,04 miliardi. «Siamo convinti di poter raggiungere gli obiettivi» ha spiegato il presidente Tronchetti Provera nel corso della conference call per presentare agli analisti i risultati. Un'affermazione condivisa anche dall'amministratore delegato Riccardo Ruggiero, secondo il quale: «Il trimestre è stato in linea con le previsioni». Ricavi in crescita. A spingere i risultati del gruppo telefonico sono stati i primi effetti dell'integrazione con la società di telefonia mobile, Tim. «La crescita del risultato netto consolidato -sostiene la società in una nota- è riconducibile principalmente ai maggiori utili di spettanza della capogruppo, come risultato dell'operazione di integrazione con Tim». I ricavi hanno toccato quota 7.482 milioni di euro e registrato un incremento del 6,5% rispetto ai primi tre mesi del 2005. L'ebitda è di 3.295 milioni di euro (+0,3%), mentre il risultato operativo è di 1.984 milioni di euro, con una variazione negativa del -2,4% rispetto al primo trimestre dell'esercizio precedente (-48 milioni di euro). Gli investimenti. Crescita per gli investimenti industriali che, nei primi tre mesi del 2006, sono stati di 1.025 milioni di euro, in crescita di 113 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, «principalmente legati -sostiene il gruppo- a maggiori investimenti effettuati in ambito domestico sia nel fisso (+67 milioni di euro) sia nel mobile (+63 milioni di euro)». I debiti. Anche l'indebitamento registra un risultato positivo. Quello finanziario netto del gruppo è passato dai 39.858 milioni di euro di fine 2005 ai 39.043 milioni di fine marzo 2006, registrando una diminuzione di 815 milioni di euro. «Una riduzione -sostiene la società- riconducibile principalmente al flusso netto generato dalle attività operative di circa 2 miliardi di euro, esclusi gli investimenti industriali». Tim. Una menzione nella trimestrale è dedicata a Telecom Italia mobile che al 30 aprile ha superato la soglia dei 30 milioni di clienti in Italia. In Italia al 31 marzo le linee erano 29.664.000. Parte di quali convertiti all'Umts circa 3 milioni «con un'incidenza sul totale dei clienti Tim salita in sei mesi da meno del 6% a oltre il 10%». Olimpia. «Siamo pronti a riacquistare le azioni di Hopa alla fine del mese» e «non abbiamo bisogno di altri investitori» in Olimpia. Il giorno in cui formalmente è scaduto l'accordo con la holding bresciana Marco Tronchetti Provera ha ribadito la sua posizione. Quella di ieri appare peraltro come una scadenza psicologica. Ci sono infatti altri 15 giorni di tempo per decidere se la risoluzione degli accordi avverrà con una liquidazione per cassa o per azioni.

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