Romiti tifa per le manovre dei Benetton
Impregilo spera di trarre vantaggio dall'operazione spagnola. Lina: ritorno all'utile nel 2006
L'auspicio è del presidente della società di costruzioni, Cesare Romiti. «Auguriamoci che sia vero», ha infatti dichiarato riferendosi alle parole di Gilberto Benetton, numero uno di Autostrade, secondo il quale dalla fusione ci saranno benefici anche per il general contractor italiano. Un messaggio chiaro, quello lanciato dai Benetton che, attraverso Autostrade, sono già presenti nel capitale di Impregilo, attualmente controllata al 18,037% da Igli (Tesir, Aurostrade, Argofin ed Efibanca). La cordata di controllo presto subirà una modifica con l'ingresso di Immobiliare Lombarda dei Ligresti al posto di Efibanca. Ieri intanto si è tenuta l'assemblea degli azionisti di Impregilo che ha approvato i conti 2005 con ricavi pari a 2,443 miliardi a fronte dei 2,999 miliardi del 2004. Il risultato netto consolidato è stato negativo per 358,2 milioni di euro. Ma la società è convinta di tornare all'utile già a partire da quest'anno. «Fra pochi giorni ci saranno i risultati trimestrali della società e penso che conforteranno la nostra fiducia nel futuro - ha commentato l'amministratore delegato di Impregilo, Alberto Lina - Ci siamo impegnati ad accelerare di un anno il rilancio e avevamo detto al mercato che ci sarebbe stato un ritorno al risultato positivo entro il 2007. Riteniamo che, in assenza di eventi straordinari, il risultato positivo potrà esserci già nel 2006». I primi mesi del 2006, ha spiegato Lina nel corso dell'assemblea, sono stati soddisfacenti: «sono entrati in portafoglio ordini importanti, sia in Italia che all'estero». Lina ha anche preso in esame la situazione del Ponte sullo Stretto di Messina. Nel caso in cui non dovessero andare in porto i lavori, il gruppo Impregilo (capofila del consorzio che si è aggiudicato l'appalto) avrebbe garantita la copertura dei costi. «Il ponte di Messina è un contratto e come tutti i contratti può essere sospeso - ha precisato nel corso dell'assemblea - con la firma del contratto abbiamo comunque diritto a recuperare almeno tutti i costi». Quanto alla controversia con Astaldi nella gara alla realizzazione del ponte, che vedeva la società romana concorrere in cordata con altri partner, Lina ha ricordato che il general contractor romano ha perso la richiesta di sospensiva ed entro il 20 giugno prossimo si è riservata di presentare una contro-replica. «Ritengo - ha affermato il manager - che sia venuta meno la base per Astaldi per proseguire con questo approccio alla questione». Per quanto riguarda invece le voci di un possibile matrimonio tra le due società, Romiti ha precisato che «sono operazioni delicate, non esistono pour-parler». Mentre Lina ha sottolineato che i rapporti con Astaldi sono «civili». Secondo l'amministratore delegato è «passata l'amarezza per la scelta di un altro pretendente per la realizzazione del ponte. Le due società si rispettano».