La Fiat esce dal tunnel e fa utili

Nel primo trimestre risultato netto di 151 milioni. Il fatturato sale a + 16,7%

E se per il ritorno al dividendo bisognerà aspettare ancora un anno, Luca Cordero di Montezemolo, dopo aver presentato i conti insieme con l'ad Sergio Marchionne, compra azioni per un milione di euro. Nel frattempo, sempre ieri il Gruppo ha annunciato l'intenzione di emettere un prestito obbligazionario dell'ammontare di un miliardo di euro con scadenza a cinque anni. Gli introiti serviranno per i fabbisogni ordinari del gruppo, incluso il rifinanziamento del debito esistente. I Conti. Il gruppo registra un utile netto di 151 milioni di euro: nello stesso periodo 2005 era di 293 milioni, ma senza il provento dell'indennizzo Gm e dei costi di ristrutturazione sarebbe stato negativo per 212 milioni di euro. In termini omogenei la crescita è di 363 milioni. Il fatturato del gruppo è di 12.556 milioni, in crescita del 16,7%. Se l'Auto fa da traino, con un utile di 59 milioni di euro contro la perdita di 129 milioni del 2005 e un incremento del 23,7% dei ricavi, sono positivi anche i risultati di Cnh e di Iveco. Alta la liquidità, che raggiunge gli 8,8 miliardi di euro. Il ritorno al dividendo. Se ne parlerà nel 2007. «La politica dei dividendi è uno degli argomenti sul tavolo e verrà affrontato in modo appropriato», ha dichiarato l'ad Marchionne. Il nuovo cda. L'assemblea ha approvato, oltre al bilancio 2005, anche la proposta Ifil per il nuovo cda, nel quale entrano l'indiano Ratan Tata, il consulente Roland Bergen e l'amministratore delegato dell'Ifil Carlo Sant'Albano. Montezemolo acquista azioni per un milione di euro. Il presidente Montezemolo ha acquistato 88.000 azioni Fiat al prezzo unitario di 11,27 euro, spendendo in tutto un milione di euro. «Il primo segno di fiducia - spiega - tocca al presidente». Obiettivi 2006: Confermati un cash flow operativo positivo, un risultato della gestione ordinaria tra 1,6 e 1,8 miliardi di euro e un utile netto di circa 700 milioni di euro. Per Fiat Auto il target della gestione ordinaria è portato a 200 milioni di euro, ma potrebbe anche essere rivisto in rialzo insieme con quello dell'intero gruppo.