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Autostrade, Gamberale in guerra

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Duro scontro tra il cda e l'ad contrario alla fusione con la spagnola Abertis

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Questo è quanto è avvenuto ieri al termine di una giornata vissuta in forte tensione tra le parti. Poi in serata la stoccata di Gamberale: «L'operazione con Abertis va rivista, anche e soprattutto nell'interesse del Paese». Colui che avrebbe ricoprire la carica di vicepresidente nel neonato gruppo ha scoperto le carte. E soprattutto la sua inequivocabile contrarietà all'operazione E lo ha fattp con una nota di risposta a un comunicato diffuso su richiesta della Consob, della stessa Autostrade, in cui bolla l'amministratore delegato del gruppo come «non veritiera» la versione di quest'ultima. Insomma un botta e risposta al fulmicotone tra il manager e l'azienda dei Benetton. Le avvisaglie del terremoto si erano avute già dalla mattinata. Gamberale, infatti, non aveva partecipato agli appuntamenti-clou (il vertice con l'Anas e il confronto con i sindacati). Poi una nota di Autostrade diffusa su richiesta della Consob ha fatto sapere che l'ad «ha comunicato alla società di aver incaricato un professionista per la definizione del suo rapporto con la stessa, senza avere ancora rassegnato le dimissioni dalla carica». Smentita quasi in diretta dall'interessato. «Smentisco le mie dimissioni.Mi riservo ogni ulteriore comunicazione sui comunicati attribuiti alla società, di cui resto ad ogni effetto l'amministratore delegato con i relativi pieni poteri» spiega l'ad. È un botta e risposta a colpi di comunicati a definire la frattura che con ogni probabilità sarà il consiglio di amministrazione già fissato per martedì prossimo, 2 maggio, a formalizzare. Lo scontro è aperto. E i toni sono aspri. Nella nota, Autostrade precisa nei dettagli il supposto dissenso di Gamberale dall'operazione Abertis: «È stato informato da esponenti di Schemaventotto della trattativa in corso con Abertis, nella giornata di giovedì 20 aprile» e «ha espresso il suo appoggio incondizionato all'operazione». Tutto falso. «La ricostruzione dei fatti, replica subito la nota di Gamberale, è «incompleta e pertanto non veritiera». «Nella lettera inviata ieri al collega presidente di Autostrade, scrive l'ad del gruppo - ho ben spiegato la dinamica evolutiva dei dubbi maturati sul progetto». Se ne riparle martedì due maggio. Ma sull'assenso alla fusione non bisogna dimenticare anche il parere dell'Anas. Ieri ha istituito una commissione per valutare la legittimità dell'operazione. Ne faranno parte il direttore generale Claudio Artusi, Andrea Monorchio, Guido Rossi, e Luigi Cappugi.

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