Confindustria, bis di Montezemolo
Giovedì, la giunta, su indicazione del direttivo che si riunirà mercoledì, voterà il suo secondo mandato. Un appuntamento «preliminare» all'assemblea generale in calendario per il 25 maggio nel corso del quale saranno presentati il programma e la squadra che guideranno l'associazione nel prossimo biennio. Nella «panchina lunga» dei 9 vicepresidenti voluta da Montezemolo non sembrano però in vista grandi cambiamenti. Anzi, potrebbero rientrare, secondo indiscrezioni, le dimissioni annunciate per fine mandato del vicepresidente Gian Marco Moratti, a causa di impegni di lavoro collegati alla quotazione di Saras. A chiedergli di restare, anche senza la delega per l'Europa, sarebbe stato lo stesso Montezemolo come aveva già fatto, il giorno del cambio della guardia con Antonio D'Amato, in segno di continuità con la gestione passata di cui Moratti era vicepresidente. La competenza per l'Europa, comunque, già affidata al momento al vicepresidente per l'innovazione e la ricerca, Pasquale Pistorio, si trasferirà, con ogni probabilità, nel «portafoglio» di Andrea Montrasio, presidente del comitato tecnico per il manufattiero di Confindustria. Montrasio, qualora Moratti dovesse lasciare potrebbe assumere la carica di vicepresidente. Ponte di comando riconfermato al gran completo, dunque, anche se non manca chi parla di un possibile approdo del direttore generale di viale dell'Astronomia, Maurizio Beretta, alla Rai al posto del direttore generale Alfredo Meocci sul cui conflitto di interessi dovrà esprimersi a breve l'Authority per le comunicazioni. In scadenza poi, parte del comitato direttivo di Confindustria, organo che, secondo lo Statuto, va rinnovato negli anni pari. Ma i giochi sono ancora tutti da fare e solo in prossimità dell'assemblea di maggio sarà possibile avere un quadro delle new entry più chiaro. Intanto arrivano segnali di un'economia in affanno proprio mentre sarebbero necessari interventi urgenti per riuscire ad agganciare la ripresa.