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A soffiare sui rincari le crisi in Iran e Nigeria

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Ma anche l'acuirsi delle tensioni in Nigeria, così come i timori che le scorte statunitensi siano insufficienti a fronteggiare la domanda estiva. Questi i tre eventi che hanno fatto da sfondo alla speculazione che ha portato le quotazioni del greggio all'impennata anche sull'altra sponda dell'Oceano, spingendosi a New York sui 70 dollari, quota che non toccavano dallo scorso 31 agosto quando l'uragano Katrina si abbattè sulle coste statunitensi. E, intanto l'Opec sembra avere le mani legate: sta già pompando al massimo e non può mettere sul mercato quantità aggiuntive. Il Cartello manterrà con ogni probabilità - ha assicurato il ministro del petrolio del Qatar, Abdullah al-Attiyah - gli attuali livelli per tutto il 2006, cercando così di non gonfiare ulteriormente le quotazioni del greggio. «Credo che i prezzi siano oggi troppo alti - ha detto - ma non c'è nulla che possiamo fare. Così sale anche il prezzo del pieno di benzina. La verde ieri viaggiava in quasi tutti i distributori italiani oltre 1,3 euro al litro. Con punte di 1,334 in alcuni marchi. E ha registrato un livello che, nei week end pasquali, non aveva mai toccato portandosi in autostrada - considerando i differenziali previsti in alcune stazioni di servizio - oltre quota 1,34 euro al litro. Vale a dire 2.600 vecchie lire che per un pieno si traducono in 6 euro in più rispetto ad un anno fa.

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