Made in Italy in recupero grazie alla ripresa tedesca

Grazie alla ripresa di Eurolandia, e in particolare della locomotiva tedesca, l'export italiano rialza la testa. E il deficit commerciale dell'Italia continua a ridursi, anche se resta alto, con le importazioni gonfiate a dismisura dai rincari del petrolio e del gas. A febbraio il saldo commerciale nei confronti dei paesi dell'Unione europea era ancora in rosso per 388 milioni di euro. Meno dei 483 milioni di disavanzo di gennaio, ma quasi il doppio dei 216 milioni di un anno prima. Con segnali di miglioramento, come il +12,2% delle esportazioni verso la Ue a febbraio, poco distante dal +13,3% dell'import dagli stessi paesi. Il rosso di febbraio è invece di 2,962 miliardi nei confronti dei paesi extra-Ue: lontano dal deficit record di oltre 4 miliardi toccato a gennaio, ma comunque più che doppio rispetto agli 1,355 miliardi del febbraio 2005. E le importazioni (+20,5%) continuano a marciare più dell'import (+14,4%). Il dato tedesco - ha commentato il vice-ministro alle Attività produttive Adolfo Urso con delega al commercio estero- è il segnale più importante della ripresa del Made in Italy».