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Fazio: nessun accordo con Berlusconi

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Smentito il «patto» sui conti pubblici in cambio del mandato a vita

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Fazio afferma anche di non aver mai preso alcun accordo con il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in tema di conti pubblici in cambio dell'impegno del capo del Governo al mantenimento della carica a vita per il governatore di Bankitalia, nè di aver mai saputo di pagamenti ai politici. Tutto il contrario rispetto a quanto si evince in un passaggio dell'ordinanza del gip Clementina Forleo relativa alla concessione degli arresti domiciliari per gli ex amministratori di Bpl, Gianpiero Fiorani e Gianfranco Boni. Il gip sostiene infatti che durante la colazione di lavoro a Palazzo Chigi del 14 gennaio 2005 in cui venne siglato definitivamente il cosidetto «patto dello sciacchetra» - l'incontro di riconciliazione fra il premier Silvio Berlusconi e l'allora governatore di Bankitalia - «fu assicurato a Fazio il mandato a vita in cambio di un'atteggiamento favorevole sui conti pubblici». Un'ipotesi già smentita ieri da Palazzo Chigi. In una dichiarazione comunicata dal suo legale Franco Coppi, l'ex numero uno di Via Nazionale spiega che «con riferimento a notizie di stampa secondo le quali avrei ammesso nell'interrogatorio davanti al Pm di Milano di essere al corrente di versamenti di denaro fatti nel mio interesse dal signor Fiorani all'onorevole Brancher e ai politici della Lega, è sufficiente leggere il verbale dell'interrogatorio (foglio 229) per rendersi conto che ho detto esattamente il contrario». «Smentisco - si legge nella nota - qualsiasi accordo o patto con Silvio Berlusconi, i cui termini sono palesemente non credibili e chiaramente contraddetti dalle posizioni costantemente assunte dalla Banca d'Italia in tema di conti pubblici».

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