di GIULIO STRADA IL CDA della Bnl dice sì all'opa dei francesi di Bnp Paribas sulla banca romana.
Una situazione a cui si potrebbe porre rimedio in occasione dell'assemblea degli azionisti, fissata per i prossimi 28 e 29 aprile rispettivamente in prima e seconda convocazione. Cinque degli attuali consiglieri sono stati infatti cooptati durante l'ultimo anno e quindi dovranno essere confermati dai soci e appare scontato che le loro poltrone andranno al nuovo azionista di controllo della banca. La stessa cosa potrebbe avvenire per altri due posti in consiglio, quello di Giuseppe Statuto, rappresentante superstite dell'ex contropatto, e quello di Pierluigi Fabrizi, vice presidente della banca romana che dovrebbe dare l'addio alla presidenza di Mps a fine mese. Considerato che l'offerta potrebbe partire già il 26 aprile e che il prezzo è comprensivo di dividendo e quindi già da considerare definitivo per gli attuali azionisti che ancora detengono grandi quote della banca (il patto Generali-Bbva-Della Valle che in consiglio esprime otto rappresentanti) c'è l'ipotesi, si apprende da fonti finanziarie, che il passaggio del board in mani francesi possa avvenire già in assemblea, in occasione della quale il consiglio potrebbe presentarsi dimissionario, discutendo l'ipotesi magari nella riunione del cda tradizionalmente tenuta alla vigilia dell'assemblea, quest'anno quindi il 27 aprile. In quella occasione la ricerca di un «gentlemen's agreement», come l'ha definita uno dei consiglieri, potrebbe perciò portare a una soluzione per il cambio del consiglio di Via Veneto. Un cambiamento che confermerà però, come più volte ribadito, la presidenza di Luigi Abete. Nella riunione di ieri Bnl ha definito «congruo» il prezzo di 2,925 euro offerto da Parigi e «condivisibile il piano industriale» delineato dai francesi. Una decisione attesa e scontata anche in ragione del fatto che una valutazione di questo tipo era già stata annunciata da Abete subito dopo l'accordo Bnp-Unipol con cui l'istituto d'Oltralpe annunciava l'intenzione di assumere il controllo della banca capitolina. Il cda della Bnl ha poi valutato in modo «positivo gli impegni assunti da Bnp con riguardo al ruolo ed alla continuità gestionale e strategica di Bnl all'interno del nuovo gruppo, al mantenimento della sede sociale e della direzione generale di Bnl a Roma nonchè alla valorizzazione del marchio». Capitalia. La banca romana è tornata protagonista a Piazza Affari sulle voci di un'imminente ripresa di interesse da parte di Intesa. Il titolo dell'istituto di Via Minghetti ha chiuso gli scambi con un prezzo di riferimento sopra i 7 euro (7,03), segnando un rialzo dello 0,66%. Gli scambi sono stati intensi e pari a al 4% del capitale.