di PIETRO MORONI LA FAMIGLIA Ligresti si candida a occupare nel cda di Generali il posto rimasto libero ...
Che, anche se potrà in teoria tornare nel pieno delle sue funzioni in Piazzetta Cuccia già a fine maggio, senza aspettare la tradizionale assemblea di bilancio di fine ottobre, non potrà dire la sua nel comitato nomine della banca d'affari milanese che si riunirà prima dell'assemblea di Generali del 29 aprile per decidere il nome da proporre a Trieste. Ieri infatti è stata di fatto rinviata al comitato nomine l'ipotesi, già peraltro respinta in passato dopo il passaggio di Fondiara ai Ligresti, di far entrare nel consiglio di Generali il rappresentante di un forte concorrente del gruppo triestino. Anche se, a sostegno delle richieste della famiglia, presente nel cda di Mediobanca con la presidente di Fondiaria-Sai Jonella Ligresti, c'è il fatto che in passato Alberto Pecci, allora presidente della compagnia fiorentina, sedeva nel board del Leone. Quanto a Geronzi, il cda odierno all'unanimità ha sancito il «congelamento» del numero uno di Capitalia e ha deciso che un'assemblea ad hoc sarà chiamata a deliberare in merito a una sua eventuale revoca (se il voto assembleare non va in questo senso, secondo la normativa, scatta automaticamente il reintegro). Al presidente, Gabriele Galateri, il board di Mediobanca ha infatti assegnato la delega per la convocazione dell'assemblea, per la quale è necessario un preavviso di 30 giorni. Visto che l'interdizione temporanea di Geronzi da parte dei giudici di Parma scade venerdì 21 aprile, Galateri, senza dover riunire di nuovo il consiglio, potrà già dopo il ponte del 25 aprile fissare l'appuntamento assembleare, che in teoria potrà tenersi entro fine maggio. I tempi saranno comunque condizionati dalle vicende giudiziarie del numero uno di Capitalia, interdetto il 21 febbraio dal Gip di Parma per le vicende Parmatour e Acque Ciappazzi. Alla riunione del board, durata circa un'ora e mezza e seguita da un comitato esecutivo su temi di ordinaria amministrazione, è intervenuto anche il presidente del patto di sindacato Piergaetano Marchetti per fornire «una consulenza di tipo normativo». Michele Carpinelli, legale di Vincent Bollorè, ha invece incontrato separatamente in Piazzetta Cuccia il finanziere francese. Intanto sul fronte del risiko, c'è da registrare l'ennesima smentita da parte di Corrado Passera, amministratore delegato di Intesa, sul ritorno di ipotesi di un'opa sulla banca romana.