Gazprom
è più vicina a Tamoil
Fra i pretendenti oltre al gigante del gas, c'è un'altra compagnia russa, la Lukoil; ma in gara sono anche la spagnola Repsol, i francesi di Total, un fondo di investimenti internazionale e, fra gli italiani, la Erg dei Garrone e il Gruppo Gavio. Ma si parla anche della Indian Oil Company e del fondo statunitense Carlyle. In gioco ci sarebbero tra il 60 ed il 100% della società controllata attraverso Oilinvest, la finanziaria con sede in Olanda e una decisione potrebbe essere presa entro lunedì, anche se gli esperti fanno notare che ad oggi il governo di Tripoli non ha rispettato i tempi.L'offerta più alta sarebbe quella del colosso russo del gas, che punta con forza ad entrare sul mercato della raffinazione e distribuzione petrolifera europea ed italiana in particolare. Gli asset di Tamoil sono infatti concentrati in prevalenza nel nostro paese dove la società vanta una rete di circa 2.200 punti vendita pari all'8% del mercato dell'8 % e la raffineria di Cremona per una capacità complessiva di 255.000 barili/giorno. Oilinvest ha anche 360 impianti in Svizzera, 230 in Germania. Circa 1.700 sono le unità impiegate, il 45% in Italia. Se Erg dovesse acquisire la rete Tamoil, potrebbe arrivare a circa 4.500 punti vendita e raggiungere Api da cui era stata distanziata dopo l'acquisto dall'Eni della Ip da parte della società della famiglia Brachetti Peretti.