GLI incassi dell'Ire (la nuova Irpef) sono aumentati.

Ma il dato cumulato del primo trimestre, complice un febbraio andato peggio del previsto, non ne risente i benefici. Rimane in linea con l'anno appena passato, migliorando il saldo trimestrale di soli 300 milioni di euro. Il fabbisogno dei primi tre mesi dell'anno - un dato che in attesa dei grandi appuntamenti fiscali di giugno e luglio è da sempre considerato poco indicativo - si ferma quindi a quota 26,3 miliardi. Rimane così sostanzialmente in linea con i 26,6 miliardi del primo trimestre 2005, un valore raggiunto comunque in base ai nuovi criteri messi a punto dal Tesoro insieme alla Banca d'Italia e all'Istat: il dato prima della revisione segnava infatti per il primo trimestre 2005 un rosso di 23 miliardi. L'andamento del fabbisogno - spiega il ministero dell' Economia - risente positivamente del miglioramento segnato a marzo da diverse poste del bilancio di cassa. «Dal lato delle entrate - afferma il Tesoro nel comunicato di commento - si registra un incremento degli introiti Ire». Ma a migliorare sono anche le spese. «Il fabbisogno di marzo 2006 - afferma il Tesoro - rispetto al dato del 2005, sconta una minore spesa da parte degli enti decentrati, un minor onere per interessi sui titoli di Stato, il venir meno dell'operazione di indebitamento realizzata da Infrastrutture spa per il finanziamento del sistema Alta velocità/alta capacità». Quest'ultima operazione, che vale circa 7 miliardi sull'intero 2005, «pesa» per circa 1.250 milioni sui conti del primo trimestre dello scorso anno.