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Fisco, partite Iva in allarme

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Di questi, secondo l'associazione artigiani, oltre il 70% lavora da solo, cioè non ha nessun occupato alle proprie dipendenze. L'Ufficio Studi della Cgia di Mestre ha provato a «verificare» le preoccupazioni del popolo delle partite Iva con una simulazione basata su cinque fasce di reddito e su un ipotetico adeguamento dei ricavi, richiesto dagli studi di settore, pari a 516 euro. Ovvero, il vecchio milione di lire. Piccoli imprenditori, liberi professionisti, artigiani e commercianti il cui reddito và dai 20 mila ai 30 mila euro e per i quali gli studi di settore stabiliranno il 2 maggio prossimo che i loro ricavi dovrebbero essere superiori di 516 euro, si troveranno a pagare un aumento di tasse - su ogni frazione di 516 - pari a 317 euro. Cifra che salirà a 348 euro per i colleghi il cui reddito và dai 40 mila ai 60.000 euro, mentre arriverà a 372 euro l'incremento dell'imposta da versare all'erario per le fasce di reddito che vanno dai sessantamila agli ottantamila euro all'anno.

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