Imprenditori immigrati in crescita
In Italia sono 3,4 milioni gli stranieri. Il 6% ha aperto un'attività
Lo afferma la fondazione Iniziative e studi sulla multietnicità (Ismu). Lo studio - contenuto nell'undicesimo rapporto di una delle organizzazioni che più assiduamente segue le dinamiche del settore - mette in luce caratteristiche contrastanti. Gli stranieri si stanno integrando in Italia: comprano sempre più case e il 14% del patrimonio immobiliare del Paese è di loro proprietà. Ma se quei tre milioni e 300 mila immigrati rappresentano il 5,7% della popolazione italiana, gli stranieri da soli sono praticamente un terzo (il 32,2%) dei carcerati. Gli albanesi rimangono la comunità più numerosa (con un totale tra regolari e irregolari di 459mila persone), seguiti dai romeni (437mila) e dai marocchini (408mila). Molto staccate le altre nazionalità: 180mila gli ucraini, 169mila i cinesi, 110mila i filippini e tunisini. L'analisi dell'Ismu sugli immigrati presenti in Italia - che si basa sull'incrocio dei dati dell'anagrafe e di altre fonti ufficiali con quelli di un campione rappresentativo di 30mila stranieri - a proposito delle grandi aree di provenienza evidenzia la netta superiorità degli est-europei che, con 1,5 milioni di unità, rappresentano il 46% del totale. Circa 600mila sono i nordafricani e gli asiatici, mentre sono la metà gli 'altri africanì e i latinoamericani. Tanti i giovani: nel biennio 2003-2005 sono aumentati di 80mila unità all'anno, per arrivare a superare, a gennaio 2005, le 502mila presenze. I titolari extracomunitari di imprese, al 30 settembre 2005, sono quasi 200mila, poco meno del 6% del totale, la maggior parte occupata nel settore delle costruzioni. Nell'arco degli ultimi cinque anni, anche grazie alla crescente disponibilità delle banche a concedere mutui agli immigrati, l'acquisto di case è più che quadruplicato. L'accesso alla casa di proprietà sembra consolidarsi, tanto da giustificare la comparsa di agenzie immobiliari 'specializzatè, gestite da stranieri che si rivolgono ai propri connazionali.