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Porti, siglata un'intesa con gli Emirati Arabi

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«Si tratta - ha detto il viceministro - di una importante intesa che ha dei risvolti che interessano tutta la portualità del nostro paese, soprattutto Gioia Tauro, dove c'è un volume di risorse che ammonta a 30 milioni di euro. L'intresa stabilisce un principio di reciprocità rispetto ai costi di attracco delle navi italiane verso gli Emirati e le navi degli Emirati verso l'Italia. «Gli Emirati Uniti - ha concluso Tassone - avevano difficoltà a continuare il volume di affari che così viene invece garantito con possibili ulteriori investimenti nel trasporto marittimo». Grazie alla firma «è possibile non solo rafforzare il porto di Gioia Tauro, ma anche e soprattutto è stato possibile salvare 300 posti di lavoro» ha aggiunto Tassone. Il Governo degli Emirati Arabi ha, infatti, deciso di continuare a operare nel porto di Gioia Tauro e di non optare per altri scali marittimi europei». «In questo modo - ha concluso Tassone - anche le nostre imprese che operano nei Paesi del Golfo non vedranno aumentare i propri costi di esportazione». Sulla lista nera delle compagnie aeree stilata da Bruxelles Tassone ha detto: «Non credo nelle liste, ma solo in una lista, quella dell'idoneità e delle compagnie che risultano idonee a volare».

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