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Enel, l'opa Suez mette in allerta l'Acea

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L'utility potrebbe rilevare le quote di Electrabel in Italia. Fabiani: è presto per fare valutazioni

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La minaccia di un'opa sulla francese Suez per conquistare Electrabel chiama in causa anche la ex municipalizzata romana che dal 2002 ha siglato un accordo con la società belga entrata nel mirino del gruppo elettrico italiano. La joint venture tra Acea ed Electrabel è operativa nei settori della vendita, della produzione e della commercializzazione di energia elettrica su tutto il territorio nazionale. La holding è partecipata per il 60% dalla società presieduta da Fabiano Fabiani e per il 40% dal gruppo belga. Nel caso in cui Enel riuscisse nella sua operazione (l'opa su Suez che controlla Electrabel sarebbe di 50 miliardi) l'Antitrust obbligherebbe il gruppo guidato da Fulvio Conti a cedere le partecipazioni Electrabel in Italia. Acea, quindi, dovrebbe decidere in tempi brevi se acquistare le quote in vendita oppure se cedere il passo a un altro partner. «È presto per dire se ci saranno ricadute su Acea-Electrabel - ha detto ieri il presidente di Acea, Fabiano Fabiani - Non sappiamo quello che può succedere, quindi è presto per dare valutazioni». Se Enel riuscisse ad acquisire Electrabel, l'intervento dell'Autorità di controllo sulla concorrenza sarebbe certo, se si considera anche che AceaElectrabel nel 2003 ha acquistato la terza genco dell'Enel in partnership con Energia del gruppo De Benedetti. Conti pronto all'attacco. Oggi si riunisce il cda di Enel per analizzare il bilancio 2005, decidere sulla proposta del dividendo e fare il punto sul piano industriale. C'è attesa su possibili decisioni in merito all'opa Suez che potrebbe anche essere annunciata ufficialmente domani nel corso dell'incontro con gli investitori in programma a Londra. Ieri Conti a Bruxelles ha spiegato le sue ragioni alla Commissione europea e ha chiesto reciprocità nel settore dell'energia per poter crescere in Europa, oltre a regole chiare, aperte ed uguali per tutti i potenziali concorrenti. L'amministratore delegato dell'Enel, il quale ha incassato ieri sera la la «simpatia» dell'Esecutivo comunitario durante i suoi incontri con i commissari alla Concorrenza, Neelie Kroes, e al Mercato interno, Charlie McCreevy. «Chiediamo reciprocità - ha dichiarato Conti al termine dei suoi colloqui a Bruxelles - Noi abbiamo aperto il nostro mercato ai maggiori operatori nazionali europei dell'energia. Come Enel, ci siamo ridotti ad avere un terzo della quota di mercato nazionale in Italia aprendoci al mercato». Per questo, ha proseguito, «chiediamo che altri Paesi si aprano alle esigenze dell'Enel di poter crescere in modo armonioso e amichevole, per creare un vero mercato paneuropeo dell'energia». Sempre ieri l'Enel ha incassato un'importante vittoria contro l'Inps. Il Consiglio di Stato boccia la richiesta dell'istituto al gruppo elettrico di versare gli arretrati dei contributi su Cig, Cigs, disoccupazione e mobilità dall'inizio del processo di privatizzazione della società nel 1999. La società aveva quantificato in circa 500 milioni di euro gli arretrati richiesti.

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