di EMANUELA ZONCU PATTO Rcs blindato per altri tre anni.
Intanto, il gruppo editoriale nel 2005 ha raddoppiato gli utili segnando un risultato netto di 219,3 milioni (+113,7%) con una crescita dell'1,9% dei ricavi a 2.191 milioni. L'ipotesi però che Benetton possa rilevare esternamente al Patto un 5% da Stefano Ricucci troverebbe il favore concorde dei grandi soci, che si sarebbero confrontati informalmente sul tema, anche se dopo lo stop di Ponzano Veneto dei giorni scorsi la trattativa sarebbe congelata. Il tutto mentre le due decisioni, blindatura del Patto e mancata schiarita sul pacchetto Ricucci, ha provocato a Piazza Affari un calo dell'1,37% a 4,38 euro. Il rinnovo anticipato del Patto - si è appreso da fonti finanziarie - sarebbe stato deciso per dare maggior stabilità all'azionariato del gruppo, assicurando continuità di gestione, anche in vista delle possibili turbolenze sulla sistemazione del pacchetto ancora in mano a Ricucci, pari complessivamente al 15%. Oltre allo slittamento al 2009 della scadenza, il Patto ha anche previsto che l'accordo sia prorogato per altri tre anni e fino al 2012 per quanti non ne diano disdetta entro il 15 settembre del 2008. In seguito all'editoriale di Paolo Mieli, in cui il direttore auspicava una vittoria del centro sinistra alle elezioni, i grandi soci della casa editrice hanno poi ribadito la fiducia al direttore della testata, sottolineando come la sua posizione sia «frutto di autonome decisioni nell'ambito dell'indipendenza garantita dall'attuale compagine azionaria». Il presidente del Patto, Giampiero Pesenti, dovrà ora definire le candidature per il cda in scadenza. Oltre a tener conto degli accordi dello scorso anno su come ripartire le nomine in base alle quote possedute, verrà probabilmente dato più spazio ai consiglieri indipendenti a scapito di amministratori che oggi rappresentano quote minori. Ufficialmente, il Patto ieri non si è confrontato con le quote Ricucci. «Non abbiamo parlato» di nuovi soci, ha detto il presidente onorario Cesare Romiti. «Il patto non è asserragliato come si è già dimostrato», ha osservato dal canto suo l'amministratore delegato di Edison, Umberto Quadrino. Nel frattempo, dopo l'ipotesi che le quote della Magiste siano state offerte anche a Clessidra, il fondo di Claudio Sposito ha negato ogni interesse a rilevare azioni Rcs direttamente o indirettamente. Sul fronte dei risultati, il 2005 beneficia anche di 72,7 milioni di euro di plusvalenze generate con la cessione di partecipazioni. Per il 2006 il gruppo stima un andamento economico in ulteriore crescita. Agli azionisti verrà distribuito un dividendo di 0,11 euro per le ordinarie (+17,1% considerati anche i titoli distribuiti lo scorso anno) e di 0,13 per le risparmio.