di EMANUELA ZONCU RCS decide sul destino delle quote in mano a Stefano Ricucci.
Tutto questo mentre le notizie sul possibile intervento dei Benetton per l'acquisto di una parte delle quote attualmente in pegno alla Banca popolare italiana hanno innescato un rally in Borsa, anche se il gruppo guidato da Gilberto Benetton ha smentito di essere interessato. Della quota Ricucci «forse se ne parlerà domani nel Patto», ha spiegato ieri Francesco Merloni, che ha aggiunto: «Marchetti (presidente del gruppo editoriale Rcs, ndr) ci stava lavorando». E parlando della quota sindacata dell'1,5%, ha spiegato che «siamo interessati a un piccolo arrotondamento» escludendo però interesse nei confronti di un pacchetto significativo come il 5% offerto a Ponzano Veneto. E complici appunto le indiscrezioni sui valori di una possibile transazione, a Piazza Affari Rcs ha segnato un balzo del 7,65% a 4,446 euro, tra scambi per 12,3 milioni di pezzi e pari all'1,7% del capitale. La speculazione si è concentrata infatti sulle voci circolate circa il prezzo a 4,8 euro per azione proposto a Benetton per un 5% del pacchetto ancora in mano a Ricucci che, stando al pegno Bpi, ha in carico il suo 15% a 5,2 euro per azione. La fuga di notizie sull'offerta di parte della quota Rcs della Magiste ai Benetton, giunta a trattative in corso ormai da qualche giorno, è sembrata del resto testimoniare come all'interno del Patto i tempi non fossero maturi per un'accoglienza unanime al gruppo veneto. Per Edizione Holding la partita Rcs sembrerebbe dunque chiusa, e solo chiari segnali concordi dai soci sindacati la potrebbero nel caso riaprire. L'intera vicenda Benetton è comunque destinata a riflettersi sulla riunione del Patto prevista subito prima del cda sui dati dell'esercizio annuale di Rcs. Un appuntamento che si carica ora di maggior attesa, dopo che già negli ultimi giorni si era parlato del nervosismo di alcuni dei soci sindacati a causa dell'editoriale con il quale il direttore del Corriere della Sera, Paolo Mieli, ha auspicato la vittoria della coalizione di centrosinistra alle prossime elezioni politiche. Quanto a Ricucci, le trattative con Benetton rappresentano comunque il primo spiraglio concreto sulla quota in Rcs, dopo mesi di impasse e l'ombra di un fallimento sul gruppo dell'immobiliarista, le cui quote in Antonveneta (4,6%) restano ancora sotto sequestro.