di GIOVANNI LOMBARDO RICAVI in crescita per Aeroporti di Roma, la società che gestisce gli scali di Fiumicino e Ciampino.
Aumentano i passeggeri complessivi, anche se diminuisce il traffico nazionale, ma sui conti continua a pesare il mancato adeguamento delle tariffe sui diritti aeroportuali. Secondo i dati di bilancio esaminati dal cda di ieri Adr ha chiuso lo scorso anno con ricavi pari a 580,7 milioni di euro, rispetto ai 556,8 nel 2004 (+4,3%) e margine operativo lordo è pari a 261,1 milioni di euro rispetto a 250,4 milioni (+4,3%). In calo di 235,5 milioni il debito finanziario netto, che si è attestato a 1.349,8 milioni di euro. Il risultato netto si è attestato a 79,7 milioni grazie a una plusvalenza straordinaria di 73,1 milioni. Nuovo presidente in arrivo. Nella riunione di ieri non è stato affrontata la nomina del nuovo presidente di Adr. Attualmente la carica è ricoperta ad interim dall'amministratore delegato, Francesco Di Giovanni. La scelta del nuovo numero uno è legata agli equilibri ancora in via di definizione all'interno dell'azionariato di Gemina che controlla Adr con il 51% del capitale. La partita si gioca tutta all'interno di Infrastrutture e Sviluppo (ex Miotir), che controlla il 25% di Gemina e nel cui capitale, al fianco dei Romiti, sono entrati i Benetton, il Fondo Clessidra di Claudio Sposito e Capitalia. Nei giorni scorsi per la poltrona di presidente di Adr sono circolati i nomi del presidente della Camera di Commercio di Roma, Andrea Mondello, il vicepresidente di Unicredit e presidente Aiscat, Fabrizio Palenzona, e l'ammininsitartore delegato di Gemina, Pier Giorgio Romiti. I conti del 2005. Nel 2005 il traffico nazionale all'aeroporto di Fiumicino è diminuito del 3,6% a causa, si legge in una nota di Adr, del momento congiunturale a cui i vettori hanno risposto con una riduzione della offerta. Il traffico internazionale, invece, è cresciuto del 7,3%, confermando il trend positivo degli anni precedenti. Complessivamente il sistema aeroportuale romano ha gestito un traffico pari a 32,9 milioni di passeggeri (+7,3% rispetto al 2004). Il fatturato del Gruppo Adr, pari a 580,7 milioni, è stato trainato dalle attività non aeronautiche. La crescita dei ricavi per l'uso delle infrastrutture aeroportuali, spiega la società, è tuttora penalizzata dal mancato adeguamento all'inflazione dei diritti aeroportuali (fermi ai livelli del 2001) e dalla mancata attuazione dello «schema regolatorio» su cui il Cipe ha espresso parere favorevole nell'agosto 2000. L'importo di tali ricavi è aumentato del 7,8% solo per l'incremento dei volumi di traffico internazionale.