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Capitalia e Intesa prendono fiato in Borsa

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Come era nelle attese, la mossa difensiva della banca capitolina con l'acquisto del 2% dell'istituto milanese ha avuto un immediato effetto sulle quotazioni a Piazza Affari, dove l'ipotesi di una aggregazione fra le due banche appare ora più lontana. L'istituto ieri ha lasciato sul terreno il 2,17% a 6,70 euro fra scambi comunque ancora vivaci (1,9% del capitale) mentre Intesa ha chiuso in calo del 0,26% a 5,05 euro con volumi pari all'1%. Intanto all'interno del variegato azionariato di Capitalia si registra qualche perplessità sulla mossa difensiva, definita invece «magnifica» dal Financial Times in edicola oggi, dell'amministratore delegato Matteo Arpe. Il superamento della soglia rilevante del 2% - si è appreso ieri dalle comunicazioni Consob - è avvenuto il 3 marzo e per l'1,7% attraverso un prestito titoli, ma è stata comunicata al cda e al mercato solo a una settimana di distanza. Sul fronte Intesa l'amministratore delegato Corrado Passera ha incontrato gli investitori internazionali a Londra nell'ambito di un road show due giorni e ha risposto alle loro curiosità ribadendo la linea già indicata dal presidente, Giovanni Bazoli, di procedere sulla strada delle operazioni amichevoli.

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