Bce e Fmi bocciano senza appello il protezionismo
Mentre a Madrid i primi ministri di Francia e Spagna hanno rispedito al mittente le accuse di protezionismo rivolte ai due paesi per le vicende Enel-Suez ed Eon-Endesa, rivendicando la legittimità delle rispettive scelte difensive nel settore energetico, a Basilea il presidente della Bce e portavoce del G-10, Jean-Claude Trichet, ha usato toni espliciti nel rimarcare che sulla crescita economica globale, «che è incoraggiante ed è in linea con le nostre previsioni, incombe la minaccia del protezionismo». Neppure il Fmi ha mancato di denunciare la deriva protezionista di molti governi europei. Nella bozza del World Economic Outlook anticipata dall'Ansa, il Fondo rileva infatti la tendenza a «opporsi alle opa dall'estero di numerosi paesi fra i quali Francia, Italia, Lussemburgo, Polonia e Spagna». Washington ha, anche, stimato all'1,5% la crescita del pil italiano per il 2006