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Giovanni Bazoli (Intesa): sorpresi dalla mossa difensiva di Capitalia ma la porta resta comunque aperta alle ipotesi di aggregazioni

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Una mossa che ha tradito in parte il nervosismo della banca romana nei confronti di un blitz dei milanesi. Ma che lascia la porta sempre aperta all'ipotesi di un'aggregazione da parte dell'istituto di Cà dè Sass così come, però, anche verso «altre possibili aggregazioni» che possano riguardare altri istituti. Insomma l'atteggiamento che ha portato Capitalia a un'operazione ritenuta difensiva ha lasciato del tutto indifferente Banca Intesa che, secondo Bazoli, non ha mai pensato di fare un'Opa». I rapporti «tra i vertici dei due istituti rimangono amichevoli» al punto che Bazoli ammette di aver incontrato prima dell'interdizione il presidente Cesare Geronzi anche se solo per dei sondaggi, ma al contempo si avverte pure che ora «saranno loro a dover dire se sono interessati a studiare qualcosa con noi». Insomma, la prossima mossa spetta ancora a Capitalia. Oggi l'operazione condotta da Matteo Arpe venerdì scorso è attesa al vaglio del mercato. E i gestori si attendono ulteriori tensioni sui titoli in Piazza Affari.

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