La Banca del Sud punta su archeologia e turismo

Tremonti: «Finanziare scavi di beni sommersi per attrarre nel Mezzogiorno nuovi visitatori»

O meglio, l'istituto di credito presieduto da Carlo di Borbone dovrà «investire nella valorizzazione di uno dei grandi patrimoni del Sud, l'archeologia, finanziando scavi di beni sommersi con un ritorno in termini di sviluppo del turismo». I lavori insomma, sono partiti. Ieri, a Napoli, accanto a Tremonti c'era il ministro delle Comunicazioni, Mario Landolfi, il sottosegretario alle Attività Produttive, Giuseppe Galati, il capogruppo alla Camera di Forza Italia, Elio Vito. E poi il presidente del comitato operativo, Gerlando Genuardi e il presidente onorario della Banca del Sud Carlo di Borbone. Il comitato, che ieri ha tenuto a battesimo la prima riunione operativa, entro il 31 ottobre dovrà formulare le indicazioni tecniche e operative racchiuse in una relazione da presentare al ministro. «Il ruolo dello Stato sarà del promotore, dell'iniziatore, del motorino di avviamento», ha chiarito Tremonti, confermando uno stanziamento statale iniziale di 5 milioni pur precisando che le risorse dovranno essere raccolte soprattutto tra i privati. «Se le azioni della banca sono da 1 euro - spiega il ministro - tanti le compreranno. Sono convinto che i grandi numeri si fanno con i piccoli numeri. Se la gente del Mezzogiorno sottoscriverà le azioni della banca, la banca sarà al servizio del Sud». Per Tremonti è importante che parte dell'attività sia incentrata «sulle emissioni obbligazionarie, al rapporto con l'impiego a lungo termine». La missione è di «conoscere il territorio e le famiglie», dando alle imprese, ha spiegato, non solo «denaro ma anche consulenze. pronti a cogliere la novità rappresentata della revisione del sistema dei trasferimenti pubblici. Assenti illustri all'incontro gli enti locali, ma Tremonti non dipera: «Alla fine verranno, ma quello che conta è che entrino i cittadini e non i governatori».