Bazoli: nessun matrimonio con Capitalia
La «smentita categorica», come l'ha definita lui stesso, alle voci che vorrebbero Banca Intesa alle prese con fusioni o aggregazioni, e che vedono nel prossimo cda un momento centrale nel processo di consolidamento, arriva dal presidente dello stesso istituto milanese, Giovanni Bazoli. «Sarà una riunione di routine. Smentisco categoricamente le voci che nel prossimo consiglio di lunedì si parli di una qualunque possibile combinazione societaria. Si sa che è preceduto da una riunione del patto di sindacato e questo attira l'attenzione. Ma è una riunione di routine, all'ordine del giorno non c'è niente di straordinario». A Roma per presenziare al primo convegno nazionale dell'Unione Cristiana Imprenditori e dirigenti (Ucid), Bazoli avvicinato durante il buffet, che ha seguito l'incontro con Papa Benedetto XVI, non ha voluto commentare la prima relazione pubblica del governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi: «Non faccio commenti ad una relazione che non ho sentito». Ed ai cronisti che avevano in mano il suo libro «Giustizia ed uguaglianza» ha detto: «è il mio specchio». Incalzato sui rumors che vedrebbero Banca Intesa fra le protagoniste del risiko bancario, Bazoli ha replicato con una secca smentita: «sono tutte infondate, anche quelle su Capitalia non sono assolutamente vere, lo vedrete», ha ribadito. Il consiglio di amministrazione di domani, infatti, è ordinario, «è dedicato all'approvazione del bilancio. Non abbiamo all'ordine del giorno niente di straordinario». Schivando ogni altra domanda, il presidente di Banca Intesa ha poi preso parte alla tavola rotonda organizzata dall'Ucid. Dal palco Bazoli ha accennato ad alcune delle ultime questioni con cui il sistema creditizio italiano si è trovato a fare i conti, fra le quali il risparmio, ed in particolare i «famigerati bond». Emergenza che ha evidenziato la «mancanza di un'adeguata preparazione professionale da parte di tutti», anche delle «authority».