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Un asse Governo-Enel contro i francesi

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Tremonti prepara un memorandum per Bruxelles. Conti studia le mosse per aggirare lo stop di Parigi

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E per portare a casa il risultato nonostante la mossa di Parigi che ha bloccato l'operazione si lavora su due fronti. Quello puramente economico: ieri il Cda del gruppo elettrico italiano si è riunito per esaminare le possibili soluzioni per acquisire la società del Belgio. Ma a fianco alle valutazioni contabili c'è anche l'appoggio politico del governo. Ieri il ministro dell'economia, Giulio Tremonti, dopo l'incontro con il commissario al mercato interno, Charlie McCreevy, ha detto che tra oggi e domani sarà inviato un memorandum sulla vicenda a Bruxelles. All'interno troveranno posto tutti i rilievi dell'Italia al comportamento dell'esecutivo francese di Dominique de Villepin. Il caso non è assolutamente chiuso dunque. Ieri Fulvio Conti ha portato il «dossier Suez-Electrabel» sul tavolo del cda per un «esame approfondito» degli aspetti «industriale, finanziario, giuridico e istituzionale» della vicenda. E ha informato i suoi «consiglieri sulle azioni del Governo italiano presso la Commissione Europea e sui colloqui con i ministri dell'Economia e delle Finanze Giulio Tremonti e delle Attività Produttive, Claudio Scajola». Le strategie discusse dagli uomini Enel non sono emerse. Il comunicato finale si è ridotto a poche righe, che non parlano di iniziative concrete nè tanto meno di un'eventuale lancio di Opa, ma che non danno certo la sensazione di una chiusura definitiva a un rilancio. Tutto resta appeso agli sviluppi che arriveranno da Bruxelles, anche alla luce del pressing del governo italiano. Ieri il Commissario al mercato interno Charlie Mccrevvy ha detto - al termine del suo incontro con Tremonti - di attendere le «prove» per vederci chiaro: «potrebbero esserci cose che non sono ancora venute chiaramente a galla. Stiamo molto attenti e siamo assolutamente pronti ad analizzare eventuale materiale fornitoci dall'Enel», ha detto lasciando intendere che la Commissione è attenta a esaminare la questione francese per «assicurare il buon funzionamento del mercato interno: le aziende devono essere libere di operare liberamente. Se questo viene impedito, attraverso vie legali o di fatto, potrebbe darsi il caso del mancato rispetto delle leggi comunitarie». Valuteremo Gdf-Suez alla luce dei dubbi di Tremonti, ha aggiunto. E Tremonti ha assicurato che l'Italia non si farà attendere, annunciando un «memorandum» dell'Enel che sarà recapitato a Bruxelles tra «oggi e domani». Un memorandum «supportato» dal Governo di Roma, ha tenuto a precisare il responsabile dell'Economia. Certo, i tempi e i modi - a questo punto - potrebbero essere ben diversi da quelli originari, che prevedevano un accordo con Veolia a cui l'Enel avrebbe girato gli asset dell'acqua dopo l'opa amichevole su Suez per tenersi Electrabel. Civitavecchia. Ieri l'Enel ha consegnato al Tar il ricorso contro l'ordinanza con la quale il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo ha bloccato le opere a mare per lla riconversione a carbone delle centrale Enel di Torre Valdaliga Nord. La società chiederà una sospensiva.

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