Rc Auto troppo cara, è boom di evasori
L'Isvap denuncia un forte aumento delle assicurazioni fasulle. Ma l'Ania frena: nessun allarme tariffe
Sempre più spesso, davanti all'obbligo di assicurazione, gli automobilisti tendono a fare orecchie da mercante. Ricorrono a compagnie fantasma e falsi contrassegni, in alcuni casi addittura scappano dopo l'incidente. E la colpa sarebbe tutta dell'aumento dei prezzi delle polizze. È lo scenario illustrato ieri dal presidente dell'Isvap Giancarlo Giannini, che, come garante del settore, ha sottolineato «l'aggravarsi» del fenomeno. Una tendenza evidenziata soprattutto in alcune città: a Napoli per esempio, dove, come ha sottolineato anche il ministro alle attività produttive Clòaudio Scajola «l'alto costo delle polizze sta causando un fenomeno particolare: molti non assicurano i veicoli. E questo diventa un fatto di una gravità assoluta». A spingere gli automobilisti verso le cosiddette compagnie fasulle sarebbero i prezzi bassi. Un vero boom, quello della agenzie fantasma, tanto che negli ultimi mesi, secondo l'Isvap, tali assicurazioni sarebbero più che raddoppiate. A denunciare le impennate dei prezzi è l'Intesaconsumatori: secondo l'associazione, esaminando le tariffe offerte da sei compagnie milanesi, romane e napoletane, gli aumenti sono stati quasi tutti a due cifre, con punte del 59% (a Napoli appunto). Ma l'Ania, associazione nazionale fra le imprese assicuratrici, rispedisce le accuse la mittente: «Per l'rc auto - afferma il direttore Auto Vittorio Verdone - non c'è nessun motivo di allarme prezzi, prima di tutto perchè le tariffe sono aumentate nei 30 mesi fino a dicembre 2005 del 3,73%, sotto l'inflazione e poi perchè i prezzi effettivi pagati dagli assicurati (che tengono cioè conto del bonus malus e degli sconti spesso applicati dalle compagnie) sono molto inferiori rispetto alle tariffe e mostrano una tendenza alla diminuzione». L'Ania respinge anche l'idea che la fuga denunciata da Giannini dipenda dai costi. Il fenomeno dell'evasione all'obbligo e della falsificazione dei contrassegni (in alcune città non è difficile trovarli per poche decine di euro o addirittura su internet) non è nuovo, precisa l'associazione, e non ha una rilevanza tale da costituire un problema sociale: i casi di incidente rimborsati dal fondo di garanzia (che risarcisce proprio in caso di auto senza assicurazione) sono stati in un anno 11.000 contro i 3,7 milioni di sinistri rimborsati dalle compagnie di assicurazione.