Il boom dell'energia traina i fatturati industriali
Nel mese - secondo i dati diffusi ieri dall'Istat - le vendite sono cresciute del 3% rispetto a novembre e del 5,5% rispetto a dicembre 2004, ma la crescita è stata possibile soprattutto grazie all'aumento del fatturato dell'energia (+3,2% su novembre, +27,9 tendenziale) dovuto soprattutto all'incremento dei prezzi. La Confindustria con il presidente Luca Cordero di Montezemolo parla di «dati favorevoli da consolidare» e chiede di «mettere l'economia delle imprese al centro dell'attività di governo», mentre i sindacati sottolineano la ripresa lenta delle vendite dei beni di consumo (+0,4% su novembre, +0,3% sull'anno), ancora inferiore all'inflazione. L'aumento del fatturato si concentra, oltre che sull'energia, sulle vendite di beni intermedi e su quelli strumentali mentre il fatturato dei beni di consumo, soprattutto di quelli non durevoli, arranca. Se si considera la media annua 2005 a fronte di un aumento del fatturato dell'industria complessivo del 2,1% (di poco superiore all'inflazione), le vendite dell'energia sono cresciute del 21,8%, mentre quelle dei beni di consumo sono arretrate dello 0,5%. Male se si considera la media annua (il 2005 rispetto al 2004) sono andate le vendite del tessile abbigliamento (-6,5%) e dei mezzi di trasporto (-8,5%), mentre il fatturato delle raffinerie di petrolio ha segnato un +23,4%. Sul fronte degli ordini l'Istat segnala a dicembre un aumento del 2,3% rispetto a novembre. Su base annua gli ordini sono cresciuti nel 2005 del 2,6% rispetto alla media 2004 (+0,9% gli ordini interni, +6,2% quelli dall'estero).