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Brembo raddoppia gli impianti polacchi

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Con la seconda fonderia che consentirà di duplicare la capacita produttiva del gruppo e di portare nelle casse 130 milioni di euro nel 2007. L'azienda, specializzata nella produzione di freni a disco per auto e moto, ha inaugurato ieri a Dabrowa il nuovo impianto, che va ad aggiungersi a quello di Czestokova, dove Brembo è presente dal 1995. La fonderia è stata costruita in meno di un anno e ha richiesto investimenti per 45 milioni di euro, quasi la metà degli investimenti complessivi del gruppo negli ultimi dieci anni. «In un mercato globale dobbiamo andare dove ci sono spazi di crescita - ha detto il presidente del gruppo, Alberto Bombassei - La Polonia rappresenta per noi la seconda nazione per investimenti e personale occupato, la nostra strategia è localizzare qui le produzioni meno specializzate e lasciare in Italia i settori a più alto contenuto di know how. Con questa nuova fonderia - sottolinea Bombassei - il gruppo raddoppia quasi la sua capacitè di fusione, che passa da 90 mila a 160 mila tonnellate l'anno tra gli stabilimenti in Europa e quelli in America». Che tradotto in termini di ricavi significa un bel pò di soldi. «Nel 2007 contiamo di raggiungere i 200 milioni di euro di fatturato in Polonia - commenta Bombassei - di cui 130 milioni solo da questo nuovo stabilimento». Si tratta di una fetta importante del fatturato complessivo dell'azienda, che nel 2005 ha raggiunto quota 711 milioni di euro. Gia individuati i potenziali clienti per i prodotti polacchi (9-10 milioni di dischi entro il 2006): Audi, Daimler Chrysler, Fiat, Land Rover, Psa, Volvo, Iveco, Cargo Bull. Brembo ha stabilimenti in Italia, Polonia , Regno Unito, Spagna, Mesico, Brasile, India, Cina e Giappone. Entro il 2006 sono previsti altri 20 milioni di investimenti per il raddoppio dello stabilimento di lavorazione della nuova fonderia polacca. E altri 15 milioni sono pronti per l'apertura di un nuovo stabilimento a Pechino entro il 2007. L'azienda bergamasca in Polonia da' lavoro a circa 800 persone, 750 nella fonderia appena entrata in funzione. L'obiettivo e' arrivare a 1000 dipendenti entro il 2006. Sull'occupazione Bombassei, che e' anche vicepresidente di Confindustria, ha le idee chiare. «In Polonia tasse e conributi sul lavoro pesano per il 19% - sottolinea - meno della meta' di quanto accade in Italia». Bombassei ha messo in evidenza anche l'efficienza delle mestranze polacche. «Lavorano 1.850 all'anno, contro le 1.600 degli italiani e da quando io sono qui non hanno fatto nemmeno uno sciopero». La cerimonia di ieri, però, non è stata l'occasione per battibecchi, nonostante sia interventuto il principale interlocutore in materia di politica fiscale, il ministro dell'Economia Giulio Tremonti, arrivato dall'Italia per un messaggio di augurio.

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