Bacchettata di Ortis sull'Eni
E alle Authority si è aggiunto anche il ministero delle Attività produttive: è stata infatti ancora l'Eni, secondo il direttore generale per l'energia Sergio Garribba, a opporsi alla realizzazione di nuovi rigassificatori, nonostante la conoscenza dei problemi legati al progressivo aumento della domanda di gas. In una segnalazione inviata a governo e Parlamento, l'Authority dell'energia ha fatto il punto sul processo di liberalizzazione, evidenziando i punti critici che rendono ancora la vendita del gas troppo ingessata. Innanzitutto lo strapotere dell'Eni che detiene una quota del 25% delle vendite sulla rete di distribuzione e del 65% delle vendite sulla rete di trasporto. Di fronte a tali dimensioni le altre imprese, che pure operano sul mercato, non arrivano neanche all'1% e si concentrano soprattutto su dimensioni locali. Il risultato, sottolinea l'Autorità, è da un lato la frammentazione dell'offerta tra piccole imprese che continuano comunque a rifornirsi dall'Eni e dall'altro l'assenza di politiche concorrenziali tra operatori. Sarebbe, infatti, la mancanza di sconti a frenare i consumatori finali nel cambio di fornitore(in 6 anni lo ha fatto solo lo 0,6% delle famiglie).