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Ai prefetti il controllo dei gasdotti

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Invitati ieri, dopo un vertice al Viminale con i responsabili delle reti e delle infrastrutture energetiche, a mettere in cantiere un piano di sorveglianza rafforzata sui gasdotti e gli stoccaggi. Obiettivo: garantire la piena operatività del sistema di trasporto e scongiurare qualsiasi imprevisto a fronte dell'emergenza e dell'utilizzo delle scorte strategiche nazionali. Sempre ieri si è tornato a riunire il comitato di emergenza al ministero delle Attività Produttive per fare il punto della situazione. I tecnici che hanno partecipato hanno tenuto a sottolineare che l'emergenza è comunque «sotto controllo e governata». Il piano messo a punto per fronteggiare la crisi (il dl è stato approvato ieri dal Senato), infatti, sta producendo un risparmio «considerevole»: circa 20 milioni di metri cubi al giorno che hanno permesso di posticipare di 15 giorni l'avvio dei prelievi dalle scorte strategiche, cominciato solo martedì scorso. Il Comitato ha anche esaminato il piano straordinario messo a punto sabato scorso dal ministro Claudio Scajola, che prevede una serie di misure ulteriori nel caso si dovessero realizzare improvvisi ed inattesi picchi di domanda. Ma al momento tali misure - ha riferito chi sta seguendo il dossier - non si sono rese necessarie. Una nuova riunione del Comitato d'emergenza è comunque prevista per mercoledì prossimo, 22 febbraio. Ieri, intanto, il nodo della crisi è stato al centro di una telefonata tra Silvio Berlusconi ed il premier russo Vladimir Putin.

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