di GIOVANNI LOMBARDO L'ENEL si prepara a crescere nel mercato spagnolo dove il governo di Madrid apre ...
Se in casa le cose prendono una brutta piega, quindi, il gruppo elettrico italiano trova all'estero gli spazi per aumentare la sua produzione. L'Enel ieri ha ufficializzato la sua intenzione di acquisire gli impianti di Endesa che Gas Natural dovrà cedere dopo l'opa (offerta pubblica d'acquisto) con la quale acquisirà l'operatore spagnolo. Se l'operazione andrà a buon fine Enel aumenterà dal 4% a poco sopra il 13% attraverso la controllata Viesgo la sua quota nel mercato elettrico iberico. Con un investimento di 4 o 5 miliardi. Non solo, questa operazione potrebbe essere anche l'occasione per il gruppo elettrico guidato da Fulvio Conti di crescere in Francia attraverso la Snet, di cui Endesa ha il 65%. Il 3 febbraio il governo di Madrid ha dato via libera all'opa di Gas Natural su Endesa ma ha posto 20 condizioni per evitare che il nuovo colosso energetico soffochi il mercato spagnolo, tra cui la vendita di centrali per una potenza complessiva di 4.300 megawatt e circa due milioni di clienti. Nel complesso gli asset Endesa da vendere sono valutati intorno agli otto miliardi. L'interesse di Enel era noto e ieri Miguel Antoqanzas, amministratore delegato di Enel Viesgo, lo ha ufficializzato con una lettera a Gas Natural. «Dal punto di vista della concorrenza la vendita di questi asset a Enel Viesgo non creerebbe nessun problema di antitrust - sostiene Antoqanzas - ma, al contrario, offrirebbe una maggior capacità di concorrenza e apertura del mercato». Una delle condizioni poste dal governo di Madrid a Gas Natural chiede che il compratore sia un operatore già esistente, con disponibilità di risorse finanziarie estranee al venditore e, soprattutto, non crei nuovi problemi di concorrenza. Il profilo dell'acquirente ideale, quindi, calza a pennello all'Enel.