Bnl, l'opa dei francesi attende solo Draghi
Se Via Nazionale non interverrà, già oggi nel pomeriggio, o al massimo domani, potrebbe riunirsi il cda francese per la ratifica dell'opa e, quindi, dare l'avvio all'iter autorizzativo che, secondo Bnp, potrebbe concludersi entro metà giugno. Intanto continuano ad andare a posto i vari tasselli dell'operazione: dopo l'adesione di Bper, oggi anche la Coop Adriatica ha deciso di cedere il suo 1,34% di Bnl a Bnp. Oggi poi si riunirà il cda di Hopa per aderire o meno all'opa sulla banca di via Veneto, di cui ha il 4,9%. La disciplina vigente prevede che chi intende acquisire una partecipazione rilevante in una banca deve presentare a Palazzo Koch, retto dal Governatore Mario Draghi, un'informativa preventiva, «da rendersi in forma scritta, contenente indicazioni sugli elementi essenziali dell'operazione: tempi, modalità fonti di finanziamento - si legge nelle Istruzioni di Vigilanza -. Devono essere fornite, inoltre, informazioni di massima riguardanti gli obiettivi dell'operazione, i riflessi della stessa sul patrimonio, sul livello dei costi, sugli assetti proprietari della banca ovvero del gruppo che scaturiscono dall'operazione». L'informativa viene presentata «al fine di consentire alla Banca d'Italia di prospettare l'eventuale esistenza di ostacoli a cui l'operazione può andare incontro. La comunicazione va effettuata nel momento in cui il progetto di acquisizione sia tale da poter essere proposto al consiglio di amministrazione almeno 7 giorni prima della convocazione del consiglio stesso per l'approvazione del progetto, ovvero, in caso di opa o di ops - si legge nelle Istruzioni di Vigilanza per le banche -, della promozione dell'offerta». L'opa di Bnp su Via Veneto dovrà passare al vaglio delle autorità francesi, italiane e comunitarie e sarà il primo banco di prova per la nuova legge sul risparmio italiana, che attribuisce alla Banca d'Italia e all'Antitrust una valutazione congiunta sull'operazione. «Noi agiamo sulla concorrenza, Bankitalia ha la vigilanza prudenziale. Se ci sono un sì ed un no, in teoria, prevale il no», ha spiegato il presidente dell'Autorità per la concorrenza, Antonio Catricalà, sottolineando di non aver «ancora visto le carte» dell'opa di Bnp-Paribass su Bnl e osservando come la questione «potrebbe per altro essere trattenuta dall'Ue». Secondo Catricalà, i «matrimoni» tra banche «devono riprendere, anzi si devono cominciare a fare. Quando una banca europea si installerà in Italia - ha spiegato - gli operatori italiani sentiranno la necessità di avere una massa critica. Quindi ci saranno concentrazioni con banche meno frastagliate, più grandi e capaci di competere in Europa». Precisazione della Bnp sulla questione dei prezzi dei servizi, il cui calo sembrava non essere tra gli obiettivi della Bnl targata francese, stando almeno alle prime dichiarazioni di suoi dirigenti. Uno degli obiettivi di Bnp con Bnl sarà quello di «migliorare i servizi nell'interesse delle clientela».