Bnl, Abete verso la poltrona di Assonime
L'amministratore delegato della banca francese, Baudouin Prot, ha dichiarato di voler confermare l'attuale management e Abete ha dato la sua disponibilità a rimanere in sella alla banca romana. Ma dopo aver vinto la battaglia contro Unipol, il numero uno di via Veneto, che è anche presidente degli industriali di Roma, si prepara a ottenere di più: un altro incarico di prestigio in una importante associazione. Circolano con insistenza voci di un suo passaggio all'Abi, al posto dell'attuale presidente Maurizio Sella. Ma, secondo quanto risulta a Il Tempo, c'è un'altra poltrona che fa gola ad Abete, quella della presidenza di Assonime, l'associazione delle società per azioni presieduta da Vittorio Mincato. La corsa all'Abi. Appena chiusa la partita di Unipol, e incassata la conferma al vertice dell'istituto capitolino da parte di Bnp Paribas, il nome di Abete torna a circolare con insistenza per la presidenza dell'Abi. Sarebbero in molti a spingere per una sua candidatura come successore di Maurizio Sella. Una candidatura più "politica" rispetto a quelle accreditate dalle indiscrezioni su Luigi Mazzotta, presidente della Bpm ed espressione delle Popolari, e di Carlo Salvatori (Unicredit) e Corrado Faissola (Banca Lombarda), sostenuti dai principali istituti di credito. A sostenere il nome di Abete, ci sarebbero gli industriali capitolini e altri piccoli istituti, oltre che gli ambienti vicini alla Confindustria, convinti che il suo profilo possa essere quello giusto per guidare il nuovo corso dell'Associazione bancaria italiana. La corsa all'Assonime. Il colpo a sorpresa di Bnp Paribas, che nei prossimi mesi lancerà l'opa sulla Bnl, ha dato nuova linfa alle quotazioni di Abete. Gli avversari di Unipol hanno mollato la presa dopo la definitiva bocciatura della scalata da parte della Banca d'Italia, motivata con la mancanza dei requisiti patrimoniali da parte della compagnia assicurativa bolognese. Un verdetto che avvalora la tesi che da mesi era sostenuta proprio dal presidente di Bnl, preoccupato, a suo dire, della tutela dei piccoli azionisti. Portata a casa la vittoria, Abete avrebbe confidato ai suoi più stretti collaboratori di ambire alla presidenza di Assonime, di cui è già vice presidente. L'associazione rappresenta il mondo delle società di capitali e racchiude, all'interno del comitato direttivo, tutti i maggiori nomi dell'industria e della finanza italiana. Tra questi anche Diego Della Valle, amico personale di Abete e suo compagno di squadra nella partita per il controllo della Bnl. Il "patto di sangue" tra i due potrebbe portare presto a un altra importante conquista.