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di FILIPPO CALERI LA BANCA centrale rinvia il calice amaro ai debitori europei.

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Ma la cattiva notizia è solo spostata un pò più in là nel tempo. In maniera quasi esplicita, infatti,il presidente della Bce ha lasciato intendere che il saggio ufficiale sarà ritoccato in occasione della prossima riunione del Consiglio direttivo, a inizio marzo. Sono stati due gli indizi principali a far ritenere ormai certo l'arrivo della steretta monetaria. A chi gli ha chiesto ripetutamente se l'attuale livello dei tassi fosse appropriato, il presidente di Eurotower non ha voluto infatti rispondere, limitandosi a sottolineare: «Ho ripetuto tre volte che bisogna essere più vigilanti». Ma in questo modo è tornato a utilizzare un termine-chiave (vigilanza), indicativo di un probabile rialzo, che il mese scorso non era risuonato a Francoforte. Inoltre, Trichet ha definito «ragionevoli, se si guarda a tutte le informazioni disponibili», le attese dei mercati relative a un rialzo del costo del denaro a breve termine. L'analisi macroeconomica dell'Eurotower nelle ultime settimane ha messo in evidenza alcuni elementi che indicano come un rialzo dei tassi possa considerarsi ormai in dirittura d'arrivo. I rischi per l'inflazione, da un lato, sono aumentati, mentre le prospettive per la crescita continuano a essere incoraggianti. Ma anche la forte crescita massa monetaria e del credito, ha spiegato Francoforte, indica «rischi per la stabilità dei prezzi nel medio-lungo termine». Iniziando dall'inflazione. I rischi per lo scenario relativo alla stabilità dei prezzi «restano al rialzo». A preoccupare i banchieri centrali è inoltre il fatto che i temuti «effetti indiretti» dei passati rialzi del petrolio su altre voci di spesa «potrebbero gradualmente materializzarsi», mentre gli aumenti (già annunciati) dei prezzi amministrati e alle tasse indirette si prevede faranno crescere il livello dei prezzi. Riguardo alla crescita, lo scenario delineato dalla Bce è rimasto sostanzialmente ottimistico, anche se continuano a gravarvi i rischi del caro-petrolio e degli squilibri globali. Trichet ha spiegato infatti che il suo giudizio è invariato rispetto alle settimane passate e che gli indicatori più recenti confermano come la ripresa sia sostanzialmente «continuata». Inoltre «restano in atto le condizioni affinchè la crescita economica prosegua nei prossimi mesi», hanno aggiunto dalla Bce. Quanto alle politiche di bilancio, le notevoli preoccupazioni espresse negli ultimi anni da Francoforte sembrano essere leggermente diminuite. «Le informazioni più recenti indicano risultati un pò migliori delle previsioni in alcuni paesi e nell'area euro complessivamente».

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