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Fiat esce dal tunnel, i conti rivedono l'utile

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Nell'ultimo trimestre 2005 risultato positivo di 21 milioni. È il primo dopo 17 mesi in rosso

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Dopo più di quattro anni in rosso, precisamente 17 trimestri consecutivi, la Fiat Auto ha rivisto comparire il colore nero sul conto economico. L'utile della gestione ordinaria, quella che non tiene conto di eventuali operazioni straordinarie, nell'ultimo trimestre è stato di 21 milioni di euro. Tutti gli obiettivi del piano di rilancio sono stati raggiunti e superati. E il futuro sembra non riservare più sorprese amare: gli obiettivi per il 2006 e il 2007 sono confermati. Piazza Affari ha gradito. E il titolo Fiat è stato al centro di scambi rilevanti con quasi 35 milioni di pezzi, pari al 3,19% del capitale ordinario, e le azioni della società hanno chiuso in rialzo dello 0,60% a 8,19 euro. «Vorrei esprimere una profonda soddisfazione per i risultati che abbiamo approvato oggi», ha detto il presidente Luca Cordero di Montezemolo dopo il cda. L'ottimismo è legato anche ai risultati dell'intero gruppo Fiat che torna all'utile netto, pari a 1,4 miliardi di euro, con un miglioramento di 3 miliardi sul 2004 che si era chiuso con perdite per 1,6 miliardi. Il merito del risultato va a una serie di operazioni straordinarie come la chiusura dei rapporti con Gm e la cessione della quota Italenergia bis. Ma anche senza di queste il risultato sarebbe stato ugualmente positivo. È toccato alla triade Marchionne, Montezemolo, John Elkann illustrare i numeri della svolta. Il gruppo ha ridotto di due terzi, a 3,2 miliardi, il debito industriale netto, ha registrato un incremento del 2% del fatturato e ha in cassa una liquidità di 7 miliardi di euro, in crescita da 6,1 miliardi di euro di fine 2004. Tutti i settori sono in netto miglioramento rispetto all'anno precedente: a parte Fiat Auto, il risultato della gestione ordinaria ha raggiunto 1.281 milioni di euro, con un miglioramento di 409 milioni sul 2004. Una sequenza di dati positivi a cui se ne è aggiunto in diretta anche un altro. Quello dell'agenzia di rating internazionale c Moody's che ha confermato il rating «BA3» a lungo termine della Fiat e promosso l'outlook (la previsione di affidabilità ndr) a stabile da negativo. Nessuna garanzia, invece, sul ritorno al dividendo, ma se gli obiettivi 2006-2007 saranno rispettati - ha spiegato l'amministratore delegato del Lingotto - è una possibilità sulla quale toccherà decidere al Cda. Per l'Auto - ha spiegato Marchionne - il 2005 è stato un anno a due velocità: nel secondo semestre la commercializzazione di Croma, Grande Punto (gli ordini sono arrivati a 130.000) e Alfa 159 ha invertito la tendenza. le consegne complessive sono state 1.697.000, con una flessione del 3,9%. L'obiettivo 2006 è di vendere 1.800.000 vetture.

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