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Assemblea Bpi, adesioni record

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Ben 4.900 adesioni, un record, se si pensa che la Banca popolare italiana aveva toccato il massimo delle presenze in assemblea tre anni fa, quando Gianpiero Fiorani fu incoronato re della banca. In quell'occasione furono 3.500 gli iscritti e si parlò di «boom». Nell'appuntamento di sabato i soci dovranno eleggere il nuovo Consiglio di amministrazione. «La banca tornerà a occuparsi del territorio, lasciando da parte quell'attività puramente finanziaria e immobiliare che aveva caratterizzato la passata gestione», così il Direttore generale della banca (e autore della famosa e contestata lista di candidati al prossimo cda) Divo Gronchi nel corso di un convegno promosso da Fisac Cgil nazionale. Il Dg si è detto sereno e fiducioso in vista dell'assemblea di sabato, «perchè l'istituto ha bisogno di un clima nuovo». I sindacati, da parte loro, si aspettano che da sabato l'attesissima svolta diventi finalmente realtà. Il 28 gennaio a fianco dei 16 nomi ufficiali proposti dal direttore generale scenderanno in campo altri 15 battitori liberi. Il regolamento prevede che, per essere eletto, ogni candidato debba raccogliere il 50 per cento più uno dei voti degli aventi diritto. Ogni votante dovrà infatti indicare una lista di nomi. Il numero minimo di consiglieri da eleggere è 14: se non si arrivasse a questo minimo, si spalancherebbe la porta al commissariamento.

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