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C'è l'intesa: le tute blu avranno cento euro

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Sì di Federmeccanica all'aumento chiesto dai sindacati. Ma nelle aziende ci sarà più flessibilità

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Per quanto riguarda il biennio economico 2005-2006 arrivano 100 euro di aumento, 320 di una tantum, 130 per chi non ha contrattazione aziendale e 6 mesi di allungamento del contratto. Per i sindacati, uniti dopo 2 contratti firmati solo da Fim e Uilm e non dalla Fiom, suona come una vittoria: 100 euro, infatti, era la soglia sotto la quale non intendevano scendere. Per Federmeccanica è stato invece uno sforzo fatto in nome di una maggiore flessibilità e di una chiusura che ora apre le porte alla revisione del modello contrattuale. Sollecitazione, quest'ultima, espressa dalla delegazione che ha negoziato e subito raccolta dal ministro del Welfare Roberto Maroni che, soddisfatto per l'intesa raggiunta, ha ricordato che il Governo da tempo ha «sollecitato le parti ad una riflessione che vada in questa direzione». «Non ci sono né vincitori né vinti, ma la testimonianza del grande senso di responsabilità di Federmeccanica - ha detto il presidente dell'associazione delle imprese metalmeccaniche Massimo Calearo - Vista anche la situazione drammatica con i blocchi stradali e le difficoltà di alcune aziende, ci siamo guardati dentro e abbiamo detto ok. Comunque è sostanzialmente un buon contratto». Ci sono voluti quasi 12 mesi per rinnovare il contratto dei metalmeccanici. Ecco di seguito i punti principali dell'ipotesi di accordo siglata da Federmeccanica, Fiom, Fim e Uil. Parte economica: 100 euro di aumento. L'aumento salariale medio ammonta a 100 euro. Una cifra che sarà erogata in 3 scaqlioni: 60 euro a gennaio 2006, 25 euro ad ottobre 2006 e 15 euro a marzo 2007. Si tratta di un aumento del 6,04%, superiore di 1 punto percentuale al tasso di inflazione programmata per il periodo 2006-2007. Per la vacanza contrattuale: 320 euro. Due tranche di una tantum sono state destinate per il cosiddetto periodo di vacanza contrattuale, cioè il tempo trascorso dalla scadenza del vecchio contratto. La cifra fissata è di 320 euro, che verranno erogati in 2 tranche: 160 euro a febbraio 2006 e altri 160 a luglio di quest'anno. Per chi non ha secondo livello 130 euro. Una seconda una tantum, sperimentale ed annuale, di 130 euro, è stata destinata ai lavoratori che non dispongono di contrattazione di secondo livello, cioè aziendale o territoriale. Si tratta di una somma che si riferisca al 2006 ma che verrà erogata nel giugno 2007, con il metodo del premio di risultato. È una formula sperimentale, che quindi verrà ricontrattata di volta in volta e non è quindi un provvedimento strutturale e definitivo. Sei mesi in più di contratto. Sei mesi in più di copertura contrattuale. Questo l'allungamento negoziati fra imprese e sindacati. Una commissione per flessibilità e competitività. Una commissione nazionale affronterà la questione delle quote di lavoratori interinali e precari nelle aziende, per individuare la percentuale di utilizzo degli stessi. Se entro il prossimo 31 luglio non sarà trovata un'intesa sulla percentuale di utilizzo di questi lavoratori, verrà sospesa la sperimentazione sull'orario plurisettimanale. Una commissione cui è demandato anche il confronto sui temi della competitività delle imprese. Orari, si estende il plurisettimanale. L'esperienza dell'orario plurisettimanale viene estesa da 32 a 48 ore e potrà partire, da subito, in tutte le aziende che sono interessate a questa formula. Ma il sistema dovrà essere attuato solo dopo il confronto con le Rsu. Queste ultime, dunque, non verranno scavalcate, come inizialmente aveva chiesto Federmeccanica. Apprendistato. È stata finalmente raggiunta un'intesa sul terzo livello. Quello che viene definito l'apprendistato «professionalizzante» durerà 42 mesi riducibili a 36 a seconda del diploma. Per gli addetti alla catena di montaggio i mesi 24 solo per le attività semplici. Formazione. Per il primo anno sarà di 160 ore, per il secondo di 140 e per il terzo di 120.

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