Gas, Matteoli studia fonti alternative
Dopo l'allarme black out per l'esaurirsi delle riserve, il ministro dell'Ambiente Altero Matteoli rassicura: «gli italiani possono stare tranquilli, non li lasceremo al freddo». La situazione va seguita con attenzione «ma -afferma il ministro - non siamo al punto di rottura. Sono in contatto costante con i responsabili e stiamo seguendo con la massima attenzione l'evolversi della situazione». Per Matteoli, comunque, anche se per il momento ci sono riserve di metano a sufficienza, bene ha fatto l'amministratore delegato di Eni Paolo Scaroni a «richiamare l'attenzione su questo fronte». Quanto alla possibilità attualmente allo studio del ministero delle Attività Produttive, di autorizzare l'olio combustibile che ha un maggiore impatto ambientale del gas, «verificheremo se nell'emergenza ci sarà la necessità di autorizzare fonti diverse per la produzione di energia elettrica» sostiene il ministro. «Credo che l'allarme di questi giorni sia nella scia della guerra del gas fra la Russia e l'Ucraina e vada letto come un colpo di coda di quella vicenda», osserva Matteoli. Venerdì, il numero uno dell'Enel, Fulvio Conti, ha dichiarato che per far fronte all'emergenza gas il suo gruppo stava «valutando l'ipotesi di usare olio combustibile nelle centrali a gas».