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Arriva Draghi, rivoluzione in Bankitalia

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Il primo governatore con mandato a termine dovrà procedere alla riorganizzazione totale dell'istituto

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Non solo perché oggi è il giorno dell'insediamento ufficiale del nuovo governatore, Mario Draghi, il nono nella storia di via Nazionale e il primo con mandato a termine. Ma anche perché a Palazzo Koch si respira aria di rinnovamento totale, con la riforma del risparmio che ha ridisegnato i meccanismi dell'istituto e con il prossimo arrivo di nuovi funzionari. E a sancire la svolta c'è anche il nuovo look della stanza che per dodici anni è stata di Antonio Fazio e che adesso assumerà un tono più "laico", senza i tanti quadri religiosi che erano appesi alle pareti sostituiti con altri di diverso tipo. Tutti gli oggetti appartenuti all'ex numero uno di Palazzo Koch sono stati portati via. Alcune cose sono state trasferite nel nuovo ufficio di Fazio a Villa Huffer, sede dell'archivio storico dell'Istituto, a pochi passi dalla sede centrale. Sarà dunque la stanza di Fazio a ospitare il nuovo Governatore, anche se per la verità Draghi avrebbe preferito quella che fu dell'attuale Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi. Ma non è stato possibile, almeno per ora. Finisce oggi, quindi, la reggenza del direttore generale Vincenzo Desario che dura dal 19 dicembre, giorno delle dimissioni di Antonio Fazio. Per l'insediamento non è prevista alcuna cerimonia. Come nella tradizione di Bankitalia ci sarà un breve saluto del nuovo Governatore. E poi subito al lavoro. A cominciare dal dossier Unipol-Bnl e dall'attuazione della riforma del risparmio che oltre a introdurre il mandato a termine (sei anni rinnovabili una sola volta) ridisegna i compiti del governatore e del direttorio. Sin da subito Draghi si troverà sul tavolo anche la riorganizzazione dei vertici dell'istituto. Sono in uscita infatti molti funzionari di Via Nazionale da qui alla fine dell'anno, ad iniziare dal responsabile della segreteria, Angelo De Mattia. Ma soprattutto ci sarà da valutare la nomina del direttore generale. Decisione che potrebbe essere presa a questo punto a ridosso delle elezioni con un più chiaro equilibrio politico. Entro due mesi deve essere poi rivisto lo statuto della Banca e una riunione del consiglio superiore è prevista per il prossimo 26 gennaio. Per quanto riguarda Bnl, Via Nazionale attende per metà settimana le controdeduzioni alla bocciatura dell'opa Unipol sulla banca romana decisa dal reggente Vincenzo Desario. Il mondo delle coop prosegue l'esame del dossier su Via Veneto e conta di consegnare la risposta a metà settimana (c'è tempo fino a venerdì). Proseguono i contatti del neo-presidente Unipol, Pierluigi Stefanini, con i vertici delle cooperative per verificare le prossime mosse della compagnia di Via Stalingrado, anche se in caso di bocciatura definitiva dell'opa si attenderebbe solo la nuova offerta del Bilbao. Dalla consegna della risposta di Unipol ci sono 15 giorni di tempo per dare il parere definitivo, che salvo sorprese dell'ultima ora sarà una conferma del no all'operazione. Subito dopo il verdetto su Bnl Draghi dovrà preparare la sua trasferta a Mosca in occasione del G8 finanziario, per la prima volta sotto presidenza russa, fissato per il 10 e 11 febbraio prossimi.

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