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IL NUOVO GOVERNATORE

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Domani l'insediamento di Draghi in Bankitalia

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Ieri mattina ha effettuato una breve visita a Palazzo Koch. Secondo le indiscrezioni della vigilia avrebbe dovuto incontrare il reggente Vincenzo Desario e i due vice direttori dell'Istituto, Pier Luigi Ciocca e Antonio Finocchiaro. Invece, alla riunione di ieri, durata circa mezzora, ha partecipato soltanto Ciocca. Il neo governatore ha visto la stanza che è stata fino al 19 dicembre scorso di Antonio Fazio. È stata liberata da tutti gli oggetti personali dell'ex numero uno della banca, trasferiti a Villa Huffer, sede dell'archivio storico di Via Nazionale, dove è stato preparato il nuovo spazio destinato a Fazio. Draghi ha quindi preso visione dell'ufficio che lo ospiterà domani, al momento del suo insediamento ufficiale, anche se resterebbe intatta la sua volontà di sedersi alla scrivania che è stata di Ciampi, ma al momento questa sala non sarebbe disponibile. Draghi intanto ha sciolto tutti i suoi legami con la banca d'affari Goldman Sachs, di cui è stato vice presidente fino alla nomina al vertice di Bankitalia. Dopo il passaggio ufficiale delle consegne il nuovo Governatore si troverà praticamente da subito a dirigere il riassetto di Bankitalia dopo la riforma e il risiko bancario prossimo venturo. E le scelte da fare inizieranno subito per Draghi. Nonostante la decisione sull'opa di Unipol sulla Bnl sia stata alla fine presa da Desario, infatti, gli strascichi della vicenda bancaria rappresenteranno il primo impegno di lavoro per il nuovo numero uno di Palazzo Koch. La compagnia bolognese consegnerà nella prossima settimana le controdeduzioni alla bocciatura dell'opa sull'istituto di Via Veneto. Bankitalia avrà quindici giorni di tempo per ribadire il suo quasi scontato no e la decisione sarà quindi presa con il nuovo vertice della banca centrale già insediato.

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