Istat, deficit pubblico verso il 4,4% del Pil

Un dato che dovrebbe consentire al Governo di centrare l'obiettivo del 4,3% concordato per la fine del 2005 con Bruxelles, ma che rimane comunque ben più alto del 3% previsto dai parametri di Maastricht. Il dato sul deficit si è attestato al 4,4% ma sarebbe al 4,6% non contabilizzando le operazioni di swap che hanno avuto un'incidenza positiva dello 0,2%. L'obiettivo di fine anno fissato dal governo è però poco distante. Bisogna aspettare - hanno spiegato i tecnici dell'Istat che ieri ha diffuso il dato - ancora il risultato dell'ultimo trimestre dell'anno che, di norma, registra tutti gli effetti positivi delle manovre correttive del Governo. Manovre che oltretutto quest'anno sono state anche ripetute per sostituire alcune poste (gli immobili in particolare) che sono state meno corpose delle previsioni. Per l'opposizione però i conti pubblici sono un «disastro». Determinato dal fatto che, pur centrando l'obiettivo, l'Italia accumula nel 2005 un deficit che è ben oltre il famoso 3% indicato dai parametri di Maastricht. A salvare i conti sono state anche le entrate del fisco che nel terzo trimestre 2005 sono aumentate in termini tendenziali del 3,6% con un'incidenza sul pil del 41,7% (41% nello stesso trimestre 2004). Le entrate correnti sono cresciute del 3,2% per l'aumento combinato delle imposte dirette (+4,7%), delle indirette (+4,3%), dei contributi sociali (+3,6%) a fronte di una diminuzione delle altre entrate correnti (-10,1%). Bene anche gli incassi in conto capitale aumentate del 101,8%, per l'incremento delle imposte in conto capitale nelle quali sono stati contabilizzati i versamenti relativi all'ultima rata del condono edilizio.